Il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale riapre il 12 maggio

Tra produzioni e coproduzioni i titoli messi in scena sono stati 11, di cui 7 gestiti dal Teatro di Napoli e 4 dai partner di coproduzione

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Il regista roberto Andò

Il 12 maggio il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale riapre le porte al pubblico e programma i nuovi spettacoli realizzati nel corso di questi lunghi mesi di chiusura. “il Teatro di Napoli – Teatro Nazionale” non ha mai chiuso la sua attività, almeno non nel senso del lavoro teatrale, della produzione di spettacoli, e della progettazione culturale”. Così il direttore Roberto Andò in vista della riapertura dei teatri consentita dallo scorso 26 aprile nelle regioni del paese in “zona gialla”.

Undici titoli messi in scena

“Una intensa progettazione culturale la nostra – ha continuato Andò  – che conferma il ruolo e le funzioni pubbliche del Teatro Nazionale a favore del territorio, della comunità degli artisti, delle maestranze, come testimoniano i dati e i numeri riferiti al periodo”.
Tra produzioni e coproduzioni i titoli messi in scena sono stati 11, di cui 7 gestiti dal Teatro di Napoli (ovvero Spacciatore. Una sceneggiata, La vita nuda, Hospes-itis, Il sorriso di San Giovanni, Il filo di mezzogiorno, L’ultimo nastro di Krapp) e 4 dai partner di coproduzione (ovvero Pupo di zucchero, Occhi gettati, Padri e figli, Solaris).
In questi mesi di chiusura il Teatro nazionale ha mantenuto – implementando via via i necessari supporti tecnologici e digitali – il contatto col suo pubblico in altre forme, con un riscontro di assoluto successo, come è accaduto per la messa in onda su Rai5 di Piazza degli Eroi con la regia di Roberto Andò lo scorso gennaio, o per gli spettacoli trasmessi in streaming sulle piattaforme social.

Inaugura la stagione “Spacciatore”

Ad inaugurare questa nuova fase della stagione teatrale sarà “Spacciatore” che andrà in scena al Teatro Mercadante da mercoledì 12 maggio a domenica 23.
Allestito al Teatro San Ferdinando lo scorso mese di novembre, (sarebbe dovuto andare in scena a dicembre), Spacciatore è una variazione sui temi classici della sceneggiata, e si sofferma in particolare sul concetto di legalità. Protagonisti sono due ragazzi innamorati, una studentessa e, appunto, uno spacciatore. Contemporaneamente, saranno in tourneè altre produzioni del Teatro di Napoli come il nuovo spettacolo di Mario Martone tratto dal romanzo di Goliarda Sapienza, Il filo di Mezzogiorno, adattato da Ippolita di Majo, con protagonisti Donatella Finocchiaro nel ruolo di Goliarda Sapienza e Roberto De Francesco in quello dello psicoanalista Ignazio Maiore, il cui debutto nazionale è previsto al Teatro Verga di Catania, l’11 maggio,
Il 26 maggio, al Teatro Mercadante, verrà proiettato La vita nuda, un esperimento di video-teatro che il regista e attore Alfonso Postiglione ha ideato e realizzato ispirandosi dalle novelle di Luigi Pirandello, realizzato in collaborazione con Mad Entertainment.
Nell’ambito della collaborazione con il Campania Teatro Festival 2021, il teatro di Napoli co-produce tre spettacoli che andranno in scena a giugno all’interno della rassegna: La morte della fanciulla, di Ariel Dorfman,; Dov’è la vittoria, testo di Ferro, Martino, Postiglione con la regia di Giuseppe Maria Martino Blumunn di Marina Confalone, , interpretato dalla stessa Marina Confalone, e da Lello Giulivo e Giovanni Scotti.
Da segnalare, tra i progetti speciali in questi mesi promossi dal Teatro di Napoli c’è anche Per Aspera ad Astra. Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza, giunto alla sua quarta edizione. Per Aspera ad Astra ha come finalità la promozione di iniziative culturali e di ricerca artistica all’interno degli istituti penitenziari attraverso azioni e percorsi di formazione professionale che diano  valore alla cultura, e in particolare al teatro, nonché alle arti e ai mestieri propri dell’attività teatrale.

Dal mese di maggio il Teatro San Ferdinando ospiterà una sezione delle attività del progetto Si può! selezionato e finanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Si può! intende generare e fomentare la crescita della partecipazione comunitaria attraverso la frequentazione dei luoghi individuati come “luoghi salvi”.
La collaborazione con il Teatro Stabile / San Ferdinando e la Fondazione De Filippo rappresenta una ulteriore occasione culturale per il territorio in un’ottica di empowerment locale rafforzando l’affezione verso un luogo con una storia da sempre riconosciuta molto attenta alle fasce deboli della città.

Ed ancora, da segnalare un altro progetto creato dal Teatro nazionale di Napoli in questi mesi di crisi è il Premio Leo de Bernardinis, rivolto alle compagnie e agli artisti under 35 campani. Dei 69 progetti pervenuti ne sono stati preselezionati 14 per la seconda fase di selezione dal vivo, attraverso la presentazione al Ridotto del Mercadante di un estratto di 10 minuti. Di questi la giuria ne ha scelti 3 a cui è stato assegnato il premio di produzione di 30.000 euro ciascuno, con l’assegnazione di una menzione della giuria.
La Scuola di recitazione dello Stabile diretta da Renato Carpentieri ha continuato le attività dei suoi corsi per 4 mesi in Dad (Didattica a Distanza) e 2 mesi attraverso lezioni in presenza.
Infine, in questo lungo periodo di chiusura, il Teatro Nazionale ha ideato e realizzato una rivista semestrale, Perseo, che offrirà strumenti e riflessioni sul destino del teatro dopo la pandemia. Diretta da Roberto D’Avascio,

 

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