Privatizzazione beni culturali, presidio a Napoli

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Oggi alle 16,30 l’associazione Mi Riconosci invita la cittadinanza, i media locali e tutti gli interessati davanti a Castel dell’Ovo, in un presidio pubblico insieme ai comitati locali, per un momento di confronto, condivisione e riflessione sul futuro dei beni culturali napoletani. Nelle scorse settimane infatti, il Comune di Napoli ha espresso la volontà di affidare i luoghi della cultura di proprietà comunale (tra i quali Castel dell’Ovo, il Maschio Angioino e il PAN) ad una gestione privata. Come più volte dimostrato in molte città italiane, tale tipo di gestione nel settore culturale ha portato molti benefici per il privato e molte perdite per il pubblico. Nello specifico, la creazione di una fondazione ha spesso causato un aumento del prezzo dei biglietti d’ingresso, andando ad escludere alcune fasce della cittadinanza. Questo tipo di gestione, ricorrendo al volontariato e a contratti di lavoro non idonei, ha generato lavoro precario e malpagato, nell’ottica di un bilancio aziendale innalzato al di sopra di tutto. Mi Riconosci, da sempre sostenitrice di una cultura libera, pubblica e inclusiva e contraria al precariato, il 31 marzo ha lanciato una petizione alla quale hanno aderito moltissime realtà associative locali e nazionali, tra cui Emergenza Cultura, Italia Nostra – Napoli, L’Asilo, Scugnizzo liberato, Ex Opg, Santa Fede Liberata e altre. Una petizione che ha attirato le notizie di cronaca locali e nazionali e che chiede con urgenza alla giunta comunale di non privatizzare il patrimonio culturale civico, per non togliere alla cittadinanza in modo irreversibile ciò in cui essa stessa si riconosce. Se vogliamo far riflettere il Comune e stimolare l’opinione pubblica su temi cruciali per la nostra città, questo è il momento di intervenire, iniziando proprio dalla piazza.

 

 

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