Parte da Capodimonte una «Teologia del Popolo» incarnata nel Sud Italia

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Consegnato a tutti i vescovi italiani il nuovo libro di Francesco Asti, un ausilio per il cammino sinodale. Il commento del cardinale Grech: una teologia «in ascolto delle voci dal basso». Domani, giovedì 30 giugno, sarà consegnato in anteprima a tutti i vescovi italiani (circa 280 vescovi diocesani e 60 presuli in servizio presso i dicasteri e le congregazioni in Vaticano) il volume Per una teologia del Popolo di Dio di Don Francesco Asti, Decano della sezione San Tommaso d’Aquino della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (Napoli – viale colli Aminei 2), appena pubblicato dalla Libreria Editrice Vaticana. In questo tempo di grazia in cui Papa Francesco ha invitato tutto il popolo di Dio a costruire percorsi sinodali, questo saggio si offre infatti come valido strumento per aiutare tutti a prendere sempre più coscienza della bellezza dello stare insieme, affinché si possa meglio gustare la forza e la novità di essere Chiesa in cammino. «L’autore persegue l’intento di mostrare che fra teologia, spiritualità e servizio pastorale esiste una circolarità virtuosa. Una circolarità di cui ogni buon teologo dovrebbe tener conto, se vuole fare una teologia “in ginocchio” e non, invece, una teologia “da tavolino”, come ha indicato Papa Francesco» ha commentato il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo dei Vescovi. «Per questo don Francesco – ha proseguito il porporato – compie lo sforzo di mettersi in ascolto delle voci che oggi provengono “dal basso”, con particolare riferimento al contesto specifico nel quale egli vive e opera, come pastore prima ancora che come professore: il Sud d’Italia. La teologia “del” Popolo è così, irrinunciabilmente, una teologia “dal” Popolo: una teologia capace di riconoscere nel vissuto dei battezzati e delle battezzate un autentico focus theologicus, cioè una fonte del sapere su Dio, sulla Chiesa, sul mondo». Un concetto ribadito anche dal commento di monsignor Piero Coda, segretario generale della Commissione Teologica Internazionale, che ha voluto sottolineare «le due qualità precipue che connotano la teologia del/dal/per il Popolo di Dio che risaltano da queste pagine. Da un lato, la qualità dell’apertura all’universale nel dialogo a tutto campo e con tutti […]. E dall’altro, e di conseguenza, la qualità del camminare insieme». Francesco Asti, sacerdote napoletano, Decano della sezione San Tommaso d’Aquino della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (PFTIM), ha studiato presso la stessa Facoltà e presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università degli studi di Salerno. È docente ordinario della Cattedra di Teologia Spirituale, consultore presso la Congregazione per le cause dei Santi e Parroco del SS. Redentore in Napoli. Presso la Libreria Editrice Vaticana ha già pubblicato: Spiritualità e mistica (2003); Dalla spiritualità alla mistica (2005); Dire Dio. Linguaggio sponsale e materno nella mistica medioevale (2009); Centuria mistica con i Padri della Chiesa (2012); Maria Vergine nella vita mistica del credente (2017).

 

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