L’arcivescovo metropolita di Salerno mons. Andrea Bellandi ha impartito la benedizione al Palazzo di Città di Baronissi oggetto di importanti lavori di riqualificazione. Alla cerimonia, presieduta dal sindaco Gianfranco Valiante, dalla Giunta e da tutto il Consiglio comunale, hanno preso parte autorità civili, politiche e militari, parroci e cittadini. La Casa comunale è una delle opere più significative del prof. Arch. Nicola Pagliara professore ordinario della facoltà di architettura di Napoli, illustre architetto, cittadino onorario di Baronissi, scomparso nel 2017. “E’ una bellissima giornata – afferma il sindaco Gianfranco Valiante – perché la casa comunale viene riconsegnata in tutta la sua bellezza architettonica alla città e ai cittadini. Il municipio è il fulcro della vita democratica della nostra comunità e torna all’antico splendore con un restyling accurato e necessario dopo lunghi anni di mancato intervento. Spetta a tutti il compito di preservarlo e rispettarlo perché Palazzo di Città è la casa di tutti”. La costruzione del Palazzo municipale fu deliberata dal Consiglio comunale di Baronissi il 10 aprile del 1862. I lavori furono completati venti anni più tardi. Nel mese di agosto del 1893 fu apposto, sulla facciata centrale che guarda alla piazza, lo stemma disegnato dall’architetto Villari e realizzato dallo scultore Vitolo di Avellino. Quello stemma – oggi restaurato – è stato sistemato in alto nella posizione dove si trovava sul vecchio palazzo. L’edificio fu distrutto dal sisma del 1980. Oltre allo stemma, resta il monumento ai caduti della grande guerra, realizzato nel 1927, opera dello scultore salernitano Pasquale Avallone, che era ubicato sul primo pianerottolo dello scalone monumentale che dall’atrio conduceva ai piani superiori, oggi sistemato nella villa comunale. L’attuale edificio è stato progettato dall’architetto Pagliara, ed è da sempre oggetto di studio. Gli ambienti interni richiamano volutamente gli ambienti di una nave, a simboleggiare il compito del Comune a “manovrare” diligentemente la Città per superare ogni tempesta e riparare nelle acque calme del porto. Momento elevato dell’edificio l’architetto Pagliara lo ha raggiunto con la splendida aula consiliare, con l’utilizzo di marmi pregiati e scorci di luci davvero particolari, che gli conferiscono un aspetto aulico. L’intervento di riqualificazione si è reso necessario per risolvere alcune problematiche annose che ne limitavano la funzionalità. Tra i lavori effettuati, il ripristino integrale dell’aula consiliare, gravemente danneggiata sia nel soffitto che nelle pareti verticali dalle infiltrazioni provenienti dalla copertura, la rampa per i disabili, la riqualificazione della struttura in acciaio e degli elementi lapidei della facciata. Il progetto di completamento dell’opera ha previsto inoltre la fornitura e posa in opera di reti ornitologiche e dissuasori elettrificati per risolvere la problematica della sosta dei piccioni che rendevano le facciate e i vetri dell’edificio impresentabili, l’installazione dell’orologio sul prospetto nord, la pitturazione degli ambienti e di tutti gli uffici che erano stati danneggiati dalle infiltrazioni. L’intervento è costato complessivamente 420mila euro di cui 90mila a carico di un finanziamento del Ministero degli interni. I lavori sono stati eseguiti dall’impresa edile Napoli Matteo da Baronissi e progettati dai funzionari comunali arch. Fiorenzo Manzo e ing. Maurizio De Simone.
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