17 settembre si celebra la quinta edizione del World Cleanup Day, la più grande azione civica di pulizia al mondo. Un’onda verde che coinvolgerà 191 Paesi. Dall’Argentina all’Australia, passando per l’Italia, dove a coordinare l’iniziativa c’è l’associazione ambientale Let’s do It! Italy. L’obiettivo è coinvolgere il 5 per cento della popolazione. Nel 2021 sono stati 8,6 milioni che hanno partecipato al WCD in tutto il mondo. Oltre 450 mila i volontari che, in tutta Italia, hanno organizzato e partecipato ad attività di pulizia di spiagge, corsi d’acqua, piazze, boschi, parchi. Da qualche giorno è online sul sito www.letsdoititaly.org la mappa delle azioni registrate finora (associazioni, gruppi informali, cittadini, aziende). Saranno migliaia i volontari che il 17 settembre si armeranno di guanti e sacchi per ripulire l’Italia. Le associazioni sono il cuore pulsante del World Cleanup Day. Puliamo il mondo di Legambiente, Retake Italia, Zero Waste Italy, Ostia Clean-Up, Plasticaqquà Taranto, WAU – We are urban, ‘N Sea Yet sono alcune di quelle presenti. A sostenere il World Cleanup Day anche molte amministrazioni comunali Crescono il contributo del volontariato aziendale e la sensibilità delle imprese alla sostenibilità ambientale. Tra quelle che aderiscono al World Cleanup Day figurano Decathlon Italia, Spontex, Leroy Merlin, Johnson & Johnson, Allianz Partners Italia, Allianz Trade in Italia, Rakuten Kobo. L’appuntamento è sostenuto anche da partner internazionali quali Unesco, Unhabitat Onu, Earth Day Network, Breakfreefromplastic, Connect4Climate, Zero Waste Europe. «Pandemia e guerra non ci hanno fatto perdere di vita la nostra stella polare: la tutela dell’ambiente. Il World Cleanup Day è un’occasione importante per raccontare i nostri territori e lo scempio ambientale che li devasta ogni giorno». A dichiararlo è il presidente di Let’s do It! Italy, Vincenzo Capasso. «Il 17 settembre, e negli altri giorni collegati a questo appuntamento globale, daremo una strigliata gentile ai nostri governi, perché si può e si deve fare di più. Ma questo vale anche per i nostri concittadini – specifica Capasso – che troppo spesso scambiano i nostri territori per delle pattumiere. Il World Cleanup Day vuol dire rimboccarsi le mani, armarsi di guanti ed essere pronti a proteggere i nostri territori». «Stiamo registrando un notevole aumento della partecipazione a questi eventi, significa che il messaggio di sostenibilità, di riappropriazione del nostro pianeta, dei luoghi in cui viviamo sta passando. Il World Cleanup Day – conclude Capasso – non è una giornata fine a sé stessa, bensì un punto di partenza, lanciando un messaggio chiaro e deciso: dobbiamo tutelare i nostri territori».