L’ex attaccante di Torino e Milan, Gianluigi Lentini, è intervenuto a Tempi Supplementari, in onda su Vikonos Web Radio/Tv. Ecco cosa dichiarato: “Mi rivedo in Kvara. Napoli da scudetto, seguo i giovani per il Monza e sono felice così. Non c’è gusto a seguire i Mondiali senza l’Italia, non se ne può più”. “Kvara ha tante caratteristiche simili a me, mi ci rivedo molto: gli piace saltare l’uomo, dribbla di destro e sinistro, un po’ quello che facevo io. La cosa sorprendente è che si è adattato benissimo ed immediatamente al campionato italiano, cosa più difficile per un giocatore straniero. Mi fa piacere per lui e per il Napoli che ha fatto un grandissimo acquisto, spero continui così. La sfida con il Torino è difficile, i granata non hanno paura di giocare in trasferta, giocano a viso aperto e uomo contro uomo, non è facile affrontare il Toro ma è chiaro che il Napoli è favorito e sarà una bella partita. Azzurri da scudetto? Sicuramente è prematuro dirlo ora, ma di certo il Napoli ha una gran bella squadra, con giocatori validi, se la giocherà fino in fondo certamente, magari può ripetere l’impresa del Milan dello scorso anno, secondo me ci sono molte analogie. Mi piace molto l’attacco partenopeo, ci sono giocatori di tutto rispetto ma è il Napoli nella sua globalità a piacermi moltissimo, ha anche entusiasmo e gioventù. Dirà la sua fino in fondo. Cosa fa Lentini da ex giocatore? Seguo i giovani, faccio l’osservatore per il Monza e sono molto felice, non è un lavoro stressante e per ora sono felicissimo. Il calcio manca a tutti noi ex calciatori, ma va bene così, le soddisfazioni che mi ha dato il calcio non le ho mai più avute. Il calcio italiano? Purtroppo è messo molto male, siamo fuori da due Mondiali ed è una cosa molto triste, mi auguro si possa tornare a vivere certe competizioni di livello: ora è tutto così difficile, nel nostro campionato ci sono tanti stranieri e bisogna adattarsi. Speriamo che le cose cambino perché non se ne può più, non c’è gusto a vedere un Mondiale senza l’Italia. La lotta per il tricolore? Napoli e Milan certamente, ma è troppo presto per tagliare fuori, le altre: mancano tante partite e poi certe squadre non muoiono mai”.
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