Non sfuggirà, ad un passante anche distratto che si aggiri nei vicoli del Centro Antico di Napoli, di osservare, incassati nei muri delle vecchie case, quelle curiose piccole “nicchie” che, protette da un vetro, espongono figurine in terracotta policroma di persone in parte avvolte dalle fiamme. E’ l’antica forma devozionale del popolo napoletano verso le anime dei propri cari defunti. Sono messe lì, esposte alla pietà popolare, per chiedere una preghiera che possa contribuire alla salvezza delle loro Anime. La tradizione risale alla venuta a Napoli di San Gaetano Thiene; una tradizione che si estese subito anche all’Arte Presepiale dove i numerosi rimandi alle “Anime Pezzentelle” non sono però evidenti a tutti. Eppure il Natale partenopeo inizia proprio nel “giorno dei morti” e, nei presepi familiari in allestimento, non potranno poi mancare i pastori dei questuanti e dei bambini. Così come immancabile sarà la figura di un Pulcinella. Di questo, per saperne di più, si parlerà Venerdì 4 novembre dalle ore 11, presso il maestoso Palazzo Ricca, in Via dei Tribunali n° 213, che ospita, grazie alla Fondazione Banco di Napoli, l’antico e inestimabile patrimonio dell’Archivio Storico del Banco di Napoli, dove sarà, infatti, presentata una piccola pubblicazione della EDI –Editrice Domenicana Italiana, a cura del Presidente dell’Associazione I Sedili di Napoli-Onlus, Giuseppe Serroni e di Giuseppe Piccinno, dal titolo: “Fate bbene all’anime d’o Priatorio” e dedicata proprio al Culto dei Morti nel Presepio tradizionale napoletano. L’incontro, un dialogo aperto con il pubblico, moderato da Agostino Ingenito, giornalista e presidente dell’ABBAC, con la partecipazione del Presidente FF. della Fondazione, Francesco Caia, sarà utile per ricordare la ultrasecolare usanza dei bambini partenopei, completamente differente dall’americano “dolcetto o scherzetto” nel giorno dedicato ai defunti, delle “cascettelle dei morti” anche recentemente raccontate in una nuova pubblicazione della giornalista Lucilla Parlato e per discutere intorno al successo tutto commerciale che da qualche anno sta riscuotendo anche nella Città delle Terresante e delle “capuzzelle”, la “festa di Halloween”; una tradizione originaria irlandese legata ad Ognissanti ma diventata poi una mera festa macabra consumistica arrivata da Oltreoceano e che sta soppiantando addirittura il tradizionale Carnevale nostrano. L’incontro letterario, aperto al pubblico fino ad esaurimento posti, sarà l’occasione per visitare l’Archivio Storico del Banco di Napoli e conoscere tutte le meraviglie e le storie in esso custodite. L’incontro anticipa inoltre l’evento del successivo sabato 5 novembre della “Processione dei frati morti” che consiste in un corteo in abito storico ottocentesco, accompagnato dalla zampogne e dai Pulcinelli abruzzesi, che si muoverà dallo stesso Palazzo Ricca e percorrerà gran parte del Centro Storico.