La sanità tradita, se ne parla nel talk ‘La notizia in comune’

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La sanità tradita: si parla del diritto all’assistenza nella nuova puntata del talk televisivo prodotto dalla Max Adv di Massimiliano Triassi e coordinato della redazione giornalistica de “La Notizia in Comune”. La puntata va in onda sull’emittente regionale Canale 8 (digitale terrestre nr 14) giovedì 1 dicembre alle ore 23 e venerdì 2 in replica alle ore 8. Ospiti in studio, nella trasmissione condotta dalla giornalista Matilde Andolfo, sono: Guido Bourelly, amministratore di Bourelly Group, Alfonso Longobardi, esperto di management sanitario, Vincenzo Abate jr ginecologo, Lorenzo Latella, segretario di Cittadinanza attiva diritti del malato. Inoltre in collegamento sono intervenuti Luigi Sparano, segretario provinciale Federazione Medici di famiglia, e Dafne Palmieri, Comitato genitori bambini trapiantanti).  Numerosi i temi affrontati nel dibattito, tra i quali l’analisi sulla carenza di medici specialisti prevista nei prossimi anni: 4.180 in medicina generale e urgenza, 3.323 in pediatria, 1.828 in medicina interna, 1.395 in anestesia e rianimazione, 1.274 in chirurgia generale, 932   in psichiatra, 644 in ginecologia, 604 in radiodiagnostica, 489 in ortopedia statistiche (fonte Anaao – Assomed). Nei vari interventi, gli ospiti, hanno segnalato molteplici criticità del sistema sanitario e avanzato proposte sulla sua riforma.

Luigi Sparano: “Attualmente ci troviamo in condizione di grande difficoltà nel garantire le cure ai cittadini. C’è una grande richiesta di assistenza ma spesso molti interventi svolti non sono appropriati. Molte risposte assistenziali devono arrivare dagli studi medici di famiglia che però vanno messi in rete tra loro. Al tempo stesso occorre creare una reale connessione tra i vari servizi per contrastare il fenomeno della fuga dei medici”.

Guido Bourelly: “Spesso si chiama il 118 e l’ambulanza per interventi non idonei, che non sono neanche codici verdi ma codici bianchi. Oggi quello che  preoccupa è la scarsità delle risorse economiche per un sistema indispensabile come la sanità e l’emergenza territoriale. Peraltro proprio il settore dell’emergenza territoriale è ulteriormente condizionato dal fenomeno delle sedicenti organizzazioni di volontariato che sfruttano medici, infermieri e operatori e non migliorano il servizio al cittadino. Un punto su cui intervenire a livello regionale è quello della rete unica dell’emergenza perché occorre superare i provincialismi e agire in maniera sinergica. Purtroppo la lezione del covid non ha insegnato nulla “.

Alfonso Longobardi : “I cittadini hanno diritto ad accedere a diagnosi e cure senza distinzione di condizione economiche ma ad oggi il sistema nazionale e regionale non riesce a tutelare il diritto alla salute: abbiamo un sistema vecchio che va aggiornato e se non si costruisce un nuovo modello che crea una rete tra medici e strutture il diritto alla salute non verrà tutelato. Un grosso problema infatti è dovuto alla frammentazione perche’ non vi è connessione tra medici di base, strutture sanitarie, ecc. Il rinnovamento della sanità passa dalla riorganizzazione e dalla meritocrazia”.

Lorenzo Latella: “ Spesso il disorientamento che si genera tra i pazienti determina percorsi diagnostici e terapeutici  errati e questo determina dispendio di risorse. Per questo l’aggregazione dei medici di base è necessaria per migliorare l’offerta sanitaria sul territorio.

Vincenzo Abate: “C’è molta confusione perché i pazienti sono disorientati e spesso i medici non spiegano le reali condizioni di salute. Questo rappresenta un ulteriore problema per il nostro territorio.  All’estero si parla bene del sistema sanitario italiano ma la sanità va ristrutturata”.

Dafne Palmieri: “Sui trapiantati si registra un problema cronico a causa della carenza di personale. Ad oggi manca in Campania un percorso diagnostico e terapeutico assistenziale sui problemi cardiaci e sui trapiantati. Spesso un paziente trapiantato non trova personale adeguato nelle strutture ambulatoriali o nelle guardie mediche che lo assistono”.

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