“Vino e salute, un binomio possibile”. Mercoledì 29 marzo in Irpinia importante confronto tra esperti di primo piano del mondo del vino italiano promosso dalla società agricola Donnachiara di Montefalcione (Avellino) con il patrocinio di Regione Campania, Consorzio Tutela Vini d’Irpinia e Assoenologi. L’incontro si svolgerà presso il Belsito Hotel “Le Due Torri” di Manocalzati (Avellino) con inizio alle ore 10.00. L’incontro vuole rappresentare un’utile occasione di confronto in riferimento ad una questione molto controversa, quella relativa all’etichettatura obbligatoriacosì come la Commissione Europea sarebbe intenzionata ad introdurre per limitare quello che viene definito il “consumo dannoso” di alcol in riferimento ai rischi connessi al cancro. Ad aprire la strada a questa decisione, che non pone alcuna distinzione tra consumo ed abuso, e che equipara sostanzialmente il vino alle sigarette, la scelta dell’Irlanda di adottare la dicitura di “Nuoce gravemente alla salute” sugli alcolici senza che da Bruxelles sia stato posto alcun ostacolo a questa scelta. L’appuntamento promosso dalla società agricola Donnachiara si pone l’obiettivo di mettere intorno allo stesso tavolo esperti, addetti ai lavori e rappresentanti istituzionali per uno scambio di idee che possa essere costruttivo. Dopo i saluti di Ilaria Petitto, CEO di Donnachiara, interverranno Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi, Roberto Di Meo, presidente Assoenologi Campania, Michele Scognamiglio, specialista in scienza dell’alimentazione, biochimica e patologia chimica e autore del libro “Sorsi di salute”, Vincenzo Russo, professore di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing presso la IULM di Milano, Maurizio Petracca, vice presidente della Commissione permanente del Consiglio Regionale della Campania. A moderare i lavori sarà Luciano Pignataro, giornalista, scrittore e gastronomo italiano de “Il Mattino” e autore del blog lucianopignataro.it. “L’argomento che è stato oggetto del simposio di Assoenologi a Napoli lo scorso gennaio – spiega Ilaria Petitto – è ovviamente un attacco da parte dell’Europa che colpisce il cuore della tradizione e della cultura Italiana, come di altri Paesi produttori (Francia e Spagna). Trovo assurdo anche solo equiparare le sigarette al vino, che è parte integrante della storia millenaria dell’uomo e del nostro Paese. Per altro si attacca il vino e non gli alcolici in generale; sembra quindi quasi che l’imputato sia il vino, quando sappiamo che esiste un consumo di superalcolici nelle generazioni più giovani dove oltre all’alcol in percentuali molto più elevate ci sono zuccheri dannosi. Credo sia importante che il mondo del vino si mobiliti e si compatti su questo argomento per difendere l’assunto che un consumo moderato di vino in soggetti sani non è causa di aumento delle probabilità di ammalarsi”.