“La grande famiglia dei biologi italiani desidera esprimere la propria vicinanza e solidarietà alle popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dal maltempo”. Lo dichiara, in una nota, il sen. Vincenzo D’Anna, presidente della Federazione degli Ordini regionali dei Biologi (Fnob). “Su molti territori – prosegue D’Anna – non si riescono ancora a quantificare i danni subìti né a stimare la perdita del fatturato per le numerose aziende coinvolte dagli allagamenti”. “Mentre parliamo – aggiunge il rappresentante dei Biologi italiani – i mezzi di soccorso sono ancora impegnati nelle operazioni di salvataggio”. Ebbene: “è proprio in questo quadro di forte apprensione – argomenta il presidente della Fnob – che i Biologi Ambientali sottolineano l’importanza del loro operato sul fronte dello studio degli ecosistemi e nel ripristino naturale dei territori ‘impattati’. In quanto esperti delle dinamiche ecologiche e dei processi di ripristino ambientale, tali professionisti si sentono chiamati in causa per mettere a disposizione, della collettività, il loro patrimonio di conoscenze tecnico-scientifico ambientali per superare le criticità emerse da un evento di portata così catastrofica”. “Che il territorio italiano sia fragile e a rischio idrogeologico – rimarca ancora D’Anna – non è una novità. Tuttavia, una programmazione e un’attenta pianificazione ambientale, possono ridurre in modo significativo i rischi provocati dai danni climatici”. “L’Italia – sottolinea ancora il rappresentante dei Biologi – è un Paese che può sostenere contemporaneamente sia l’attuazione di una pianificazione urbanistica e naturalistica scientificamente corretta, sia l’attuazione di programmi di monitoraggio ambientale realmente efficaci”. “I Biologi Ambientali rinnovano pertanto il proprio impegno e la piena disponibilità a partecipare alla soluzione delle numerose criticità ambientali emerse dopo questo evento climatico estremo” conclude D’Anna.