La Lingua Napoletana è una cosa seria, flash mob a Napoli

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Per chi, come noi, è passato in Galleria Umberto, a Via Toledo, in questi giorni non può non aver visto con incredulità e pure con un po’ di amarezza, un banner promozionale della prossima apertura di una importante nuova libreria.
La Holding Mondadori, infatti, a breve inaugurerà i nuovi locali che ospiteranno miglia di titoli. La cosa può solo fare piacere e siamo lieti che una così importante Casa Editrice abbia scelto Napoli e la martoriata Galleria già “salotto artistico e culturale” partenopeo, nonostante la grave crisi del settore editoriale e librario, con le numerose chiusure di piccole librerie in Città; esprimendo la piena solidarietà agli storici librai di Port’Alba che con una “notte bianca” hanno lanciato l’appello alle istituzioni a fermare il degrado, innanzitutto della importante Porta monumentale.
La nuova libreria arrecherà sicuramento un miglioramento delle condizioni anche di degrado che si è intensificato negli ultimi tempi nella nostra più importante Galleria oltre a creare nuove sbocchi occupazionali ma, non può passare inosservato lo scempio, perché proprio questo si è fatto, della nostra Lingua generata da autori famosissimi in tutto il mondo come Giambattista Basile (autore delle più belle e copiate Fiabe conosciute); Giulio Cesare Cortese, Giambattista Marino ed i più recenti Ferdinando Russo, Eduardo De Filippo e tutti i compositori delle celebri canzoni napoletane, come Vincenzo Russo, Libero Bovio tra i tantissimi altri. Nel banner pubblicitario, in una improbabile lingua che, forse, in testa al suo redattore, dovrebbe essere quella napoletana, ci sono più strafalcioni incomprensibili di quante sono le parole stesse. “E’ un fatto questo che ci lascia per lo meno perplessi: semplice ignoranza – e questo sarebbe grave per chi attraverso i libri si fa paladino e divulgatore culturale – dichiara Giuseppe Serroni, Presidente dell’Associazione I Sedili di Napoli – oppure si tratta di una forma ritenuta “accattivante” per catturare l’attenzione pubblica? Qualunque siano le motivazioni, la polemica scaturita anche sulla Stampa ci induce innanzitutto ad intervenire per ringraziare la famosa e prestigiosa Holding per la scelta logistica che apre il cuore alla Speranza in una Città che declina pericolosamente verso la sottocultura, ma anche per invitarla a prestare più attenzione nella Comunicazione e, nel caso, privilegiare nelle prossime scelte editoriali, più scrittori e poeti partenopei che difendendo la Lingua napoletana, difendono un Patrimonio Culturale Immateriale che tanti ci invidiano. A tal fine, sabato 18 novembre 2023, dalle ore 11 alle ore 12, insieme all’Associazione “I Lazzari” ed al Gruppo musicale mandolinistico “Mastro Masiello Mandolino”, in Galleria Umberto, terremo un presidio culturale ed artistico con le più belle melodie napoletane e con letture di scrittori in Lingua Napoletana per tutelare e valorizzare, in allegria e serenità, la nostra Identità, auspicando un ravvedimento almeno in chiave di Comunicazione della benvenuta nuova Libreria”.

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