Napoli era, ora, è un viaggio nella bella Napoli dal ‘700 ai giorni nostri. Un viaggio fatto di aneddoti, video, e brani scelti tra i più belli del repertorio classico napoletano. Massimo Troisi, Lucio Dalla, Anna Magnani, sono solo alcuni degli artisti che interverranno durante lo spettacolo, accompagnando o introducendo alcune delle canzoni. Ma non mancheranno i video che Claudio e Diana hanno dedicato a temi sociali che hanno a cuore, come il femminicidio. E ci sarà anche spazio per il divertimento con ‘A pizza e brani che coinvolgono il pubblico. Vi aspettiamo a bordo per fare insieme un viaggio che sarà come la vita, fatto di mille sfaccettature. Divertimento, emozioni, riflessione, partecipazione, siamo certi che non mancheranno.
La rassegna teatrale organizzata dalle associazioni culturali Al Centro delle Arti e Scena Sperimentale Gennaro Vitiello, con la direzione artistica del regista e sceneggiatore Salvatore Formisano, prosegue il 20 e 21 gennaio con Mamma. Piccole tragedie minimali di Annibale Ruccello, con Antonella Morea, regia di Gerardo D’Andrea. Quattro brevi atti unici (“Le fiabe”, “Maria di Carmelo”, “Mal di denti” e “La telefonata”), in cui si evidenziano diverse tipologie della figura materna, una sola delle quali incarna il difficile compito di madre, mentre le altre sono mamme “diverse”, gelide, prese solo dal loro apparire.
Ad andare in scena il 10 e 11 febbraio sarà Roberto Capasso con Pacchiello. Il protagonista è un usuraio che ricorda molto da vicino l’antieroe shakespeariano per eccellenza, quel Riccardo III deforme, disabile, frustrato che per entrare in contatto con la società che lo rifiuta, sceglie la strada del potere, del ricatto, della sopraffazione. L’usuraio Pacchiello, infatti, non ha altro modo per vivere nel mondo che contagiarlo con la sua lordura.
Il 24 e 25 febbraio sarà la volta di Conversazione con Dio, drammaturgia e regia di e con Rodolfo Fornario, con Antonella Quaranta e Giacomo D’Agostino. Conversazioni con Dio è un estratto di uno spettacolo scritto da Rodolfo Fornario un po’di anni fa. Lo spettacolo consisteva, all’origine, di nove conversazioni, in realtà monologhi, con l’Interlocutore silente per eccellenza, Dio. Da questo spettacolo sono stati tratti tre monologhi: So’arrivato, Brutta e Gerardo Esposito.
Il 9 e 10 marzo Stefano Ariota porta in scena Gran gala…nteria.Un genere di spettacolo musicale definito teatro di canzone ironico/nostalgico. Uno spettacolo questo, per ricordare i fasti della radio e della televisione italiana. Tutti, chi più chi meno, a seconda della generazione d’appartenenza, subiamo.
Il 23 e 24 marzo Francesco Rivieccio presenta Non dovevo essere io. Un angelo custode, dalla lunga carriera di quarant’anni, si ritrova a proteggere un giovane attore di teatro, scoprendo cose che in vita non avrebbe nemmeno immaginato.
La Compagnia del Teatro La Giostra presenterà uno suo spettacolo, il 13 e 14 aprile dal titolo Mamme allo specchio tra fiabe, farse e finzioni, una serie di monologhi che radiografa i vari aspetti della madre/donna, raccontati tra fiabe ed aneddoti, ed esagerazioni della quotidianità nella quale si evidenziano i limiti e i pregi caratteriali.
A chiudere il cartellone 2023/2024 del Teatro La Giostra, lo spettacolo Abbracci di parole con Antonio De Rosa, per la regia di Maria Verde, in programma il 27 e 28 aprile. Quanto sono importanti le parole? Quando iniziano le parole? In questo spettacolo, De Rosa ha messo tutte loro: ” le parole”… divertenti, sapienti, musicalmente scurrili, drammatiche, impertinenti, d’amore, furbe, violente, pazienti, sagge e dannate.