Dopo la partecipazione all’iniziativa pubblica svoltasi la settimana scorsa e dopo avere ascoltato a palazzo Baronale una delegazione dei manifestanti, il sindaco di Torre del Greco chiede ai parlamentari del collegio che comprende anche Torre del Greco, ai rappresentanti di altri enti sovracomunali e alle principali sigle sindacale un incontro ufficiale. La questione è quella relativa alla m odifica della misura dell’indennità di malattia della gente di mare stabilità con l’ultima legge di bilancio, modifica che ha previsto come per gli “eventi di malattia insorti dal primo gennaio 2024 venga corrisposto una indennità giornaliera nella misura del 60% della retribuzione”. Per fare questo Luigi Mennella e l’assessore alla Politiche del mare Salvatore Piro hanno inviato una lettera-invito con la quale si chiede ai riferimenti politici e sindacali di partecipare all’incontro che si terrà lunedì 5 febbraio alle ore 9 nell’aula consiliare di palazzo Baronale.
Nella missiva il primo cittadino e il rappresentante della giunta sottolineano che “tale taglio viene reso ancor più grave dalla modifica del calcolo dell’indennità, prevedendo quale parametro una non definita ‘retribuzione media globale giornaliera’, sulla cui determinazione vi sono non poche preoccupazioni per la possibile esclusione di componenti reddituali”.
“Una evidente ‘modifica al ribasso’ per i lavoratori marittimi – proseguono Mennella e Piro – in quanto si prevede che l’indennità venga calcolata sul 60%, invece che sul 75% della retribuzione, come avveniva fino al 2023. Questa modifica ha scatenato il malcontento tra i lavoratori del mare, anche a Torre del Greco, che rappresenta il secondo compartimento marittimo di tutta Italia per numero di matricole”.
Nella loro lettera, i rappresentanti del Comune spiegano inoltre che “il lavoro marittimo ha da sempre costituito un asset portante dell’economia non solo della nostra città ma dell’intera nazione. Risulta allora evidente che tale provvedimento va ulteriormente ad aumentare i disagi che già i marittimi sono costretti ad affrontare abitualmente, come ad esempio i gravi e reiterati ritardi nell’erogazione della stessa indennità di malattia”.
Nel recente passato, e comunque prima dell’entrata in vigore della modifica, l’intero consiglio comunale della quarta città della Campania ha prima approvato un ordine del giorno e successivamente ha inviato una lettera al presidente del consiglio dei ministri e ai ministri competenti, senza però ricevere alcuna risposta.
Di qui l’invito a prendere parte alla riunione di lunedì 5, durante la quale l’obiettivo è di studiare una strategia comune per venire incontro alle rimostranze dei marittimi”.