Il 5 luglio 1984 Diego Armando Maradona calpestava per la prima volta il manto erboso dell’allora Stadio San Paolo di Napoli come nuovo calciatore del Napoli. Quel momento ha cambiato per sempre la storia recente della città. In occasione del 40esimo anniversario di quel giorno, “nss” ha presentato una serie di iniziative per rendere omaggio al legame tra Napoli e Diego, raccontando come a distanza di anni il campione sportivo sia diventato, ancora più di prima, mito e icona. Il primo appuntamento si è svolto giovedì 4 luglio in Piazza San Pasquale, con la presentazione a cura di “nss edicola” del libro fotografico “Maradona Tatuato”, volume che raccoglie le storie di coloro che in tutta Italia e a Barcellona hanno scelto di imprimere in maniera indelebile sulla propria pelle il ricordo della leggenda argentina. Partendo dal lavoro di Lorenzo Gasparini, “nss sports” ha traslato un atto così simbolico come quello del tatuaggio su carta, e grazie alle interviste realizzate, le testimonianze in pellicola analogica sono state accompagnate dalle parole di chi ha tutti i giorni la possibilità di sfiorare “l’immagine maradonica” sul proprio corpo. Nel corso dell’evento è stata presentata anche la nuova maglia della collezione “J’Adore Napoli” ispirata alla t-shirt PUMA indossata da Maradona nel giorno della sua presentazione, all’epoca passata inosservata e ora diventata iconica e simbolo di un ricordo indelebile per tutta la città di Napoli.
Venerdì 5 luglio “J’Adore Napoli – A Tribute to Maradona” è proseguito con la proiezione speciale a Largo Maradona del documentario “Ho visto Maradona” che racconta in dettaglio i primi due giorni di Diego a Napoli attraverso la voce e le testimonianze inedite di chi ha vissuto da vicino quel giorno, accompagnate da foto dell’Archivio Carbone e di Sergio Siano.. Il docufilm, prodotto da “nss factory” in collaborazione con Mentalità Media, è stato proiettato nel luogo simbolo del rapporto tra “la mano de D10S” e Napoli, ovvero a Largo Maradona nei quartieri Spagnoli, sotto al murale divenuto uno dei siti più visitati della città.
Fra le testimonianze contenute nel docufilm c’è quelle di Nico Nicois, il celebre reporter che ha scattato la prima foto di Maradona a Napoli attraverso uno spericolato inseguimento in moto, per poi proseguire con il giornalista Antonio Corbo, il fotoreporter Sergio Siano, fino ad arrivare al prof. Paolo Jannelli, l’ortopedico che visitò Diego e ad Antonio “Bostik” Esposito, il custode dell’attuale Largo Maradona, ex capo ultras del gruppo Teste Matte e tra i fondatori originali del celebre Murales di Maradona.
Un viaggio unico nella vita di Maradona, che prova a raccontare un angolo ancora non esplorato della sua vita focalizzandosi sulle prime ore del suo arrivo in Italia, dall’attesa tra Napoli e New York fino all’arrivo con le corse in tangenziale, il primo pranzo di Diego con lo storico manager e la presentazione nello stadio che oggi porta il suo nome, già gremito di bandiere. E’ la prima volta che, grazie alla collaborazione tra “nss” e “La Bodega de Dios” che ogni giorno accoglie migliaia di visitatori, Largo Maradona ospita una rassegna culturale dedicata al campione argentino. E in occasione della proiezione, centinaia di persone sono arrivati davanti al murale indossando la maglia di Diego e guardando il film tra la commozione generale.