Scampia, dove è avvenuto il crollo: la Vela Celeste

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Il crollo del ballatoio, avvenuto ieri sera a Scampia, ha interessato la Vele Celeste nel complesso di edilizia popolare costruito tra gli anni ’60 e ’70. E’ bene ricordare che circa 800 persone attendono da tempo la costruzione delle nuove case nell’ambito del progetto denominato “Re-Start Scampia“: dopo l’abbattimento della Vela verde, ad essere demolita ora dovrebbe essere proprio la vela celeste, naturalmente con la costruzione preventiva dei nuovi appartamenti.
Ricordiamo che all’interno delle vele, secondo l’idea del progetto originario, scale e ballatoi dovevano idealmente ricostruire il dedalo dei vicoli del centro antico di Napoli. A cedere ieri sera è stato proprio uno dei corridoi di ferro che attraversano i blocchi delle Vele dove si trovano gli appartamenti. Tutto in pratica è sospeso in aria, all’interno di una visione architettonica estrema che immaginò 50 anni fa di di riprodurre i “vicoli” di Napoli tra i palazzoni di cemento armato alti 14 piani eretti a Scampia.
Ieri sera al terzo piano è avvenuto il crollo di un pezzo del corridoio che è finito su quello del secondo piano, che a sua volta è crollato su quello del primo piano, rovinando poi nell’area dei garage nei seminterrati.
Il bilancio aggiornato riferisce di almeno 13 persone coinvolte: un ragazzo di 28 anni che lavorava in una macelleria è morto sul colpo. In totale i deceduti accertati ad ora sono due. Tra i feriti anche sette bambini trasportati negli ospedali cittadini. Il più grave di loro è in codice ricoverato all’Ospedale pediatrico Santobono.