Marano, speronato 19enne perde la vita, fermato l’investitore

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Una storia d’amore non gradita ha innescato una spirale di violenza culminata, l’altra notte, con l’uccisione di Corrado Finale, 20 anni, deceduto in via Del Mare. Il giovane, la ricostruzione di Fernando Bocchetti sul Mattino, intorno alle 4,30, era alla guida di uno scooter – su cui viaggiava anche un suo amico – quando è stato travolto da una Fiat 500 guidata da Aurelio Taglialatela, 19enne nipote di un noto boss di Marano, Castrese Palumbo, elemento di spicco del clan Nuvoletta-Polverino. Finale è morto nei minuti successivi all’arrivo dei soccorsi, mentre l’amico, U.G., è tuttora ricoverato all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Ha rimediato fratture in vari punti del corpo e ne avrà per almeno trenta giorni.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della locale compagnia e dai magistrati della Procura Napoli nord, Taglialatela avrebbe inseguito i due giovani a bordo del TMax e, dopo un violento alterco, li avrebbe travolti con la propria autovettura. Il motivo del litigio è da collegare a una relazione tra la sorella di Taglialatela e il 18enne rimasto ferito. Un legame tra adolescenti, che pare fosse fortemente contrastato dall’omicida e che, nel recente passato, aveva già originato dissidi, screzi e violenti litigi. Meno di due mesi fa, i tre si erano affrontati anche in via Salvatore Nuvoletta, a meno di cento metri dalla caserma dei carabinieri. In quell’occasione erano volate parole grosse ed era stato esploso – come raccontato da diversi residenti della zona – anche un colpo d’arma da fuoco. Un precedente confermato anche dagli inquirenti e dal ragazzo ferito, ascoltato nella mattinata di ieri dai carabinieri durante le prime ore di ricovero in ospedale.