Il sito Dagospia riferisce che gli inquirenti stanno indagando sull’enorme mole di dati recuperati negli smartphone e nei computer di Maria Rosaria Boccia, dopo l’apertura del fascicolo seguito all’esposto presentato dall’ex Ministro Sangiuliano: la perizia sulle chat e sui tredici dispositivi trovati a casa della Boccia richiederà tempi lunghi. E non solo per la quantità di foto, video, registrazioni, effettuati dalla venditrice di abiti da sposa di Pompei: i tecnici informatici delle forze dell’ordine dovranno, in particolare, capire cosa sia stato cancellato nel tempo dalla quasi-consigliera del Ministro della Cultura.