Si è svolta a Napoli, presso lo stabilimento Whirpoll in via Argine, la giornata dedicata alle vittime innocenti della criminalità organizzata.
L’iniziativa è stata promossa da Libera, Fondazione Polis e Avviso Pubblico.
La scelta della location non è stata casuale, visto che l’insediamento produttivo partenopeo vive da mesi una crisi complessa che mette a rischio molti lavoratori.
L’evento inoltre si è concluso elencando i nomi delle 1.031 vittime innocenti della criminalità.
A leggere i nomi sono stati: il prefetto di Napoli, Marco Valentini, l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, il senatore Sandro Ruotolo, l’assessore comunale Alessandra Clemente, lo scrittore Maurizio De Giovanni, il presidente della Fondazione Polis don Tonino Palmese, i segretari generali di Cgil e Uil Napoli e Campania, Nicola Ricci e Giovanni Sgambati.
Tutti, unitamente ai familiari delle persone uccise ed ai lavoratori Whirpoll, hanno scandito i nomi delle vittime.
Chiaro lo scopo dell’iniziativa: non dimenticare nessuno, far sentire la voce dei cittadini onesti, fare squadra contro le mafie e la violenza criminale.
Napoli ancora una volta ha voluto testimoniare , con i lavoratori e le famiglie per bene, il proprio impegno contro le malavita organizzata e i suoi crimini che troppo spesso hanno visto morire persone innocenti.
In tal senso , il lavoro e gli insediamenti produttivi, sono presidio permanente di legalità, dove ogni giorno si contrastano l’illecito, lo sfruttamento, la prevaricazione dei diritti.