Percentuale di raccolta differenziata, assenza di plastica monouso, presenza di erogatori di acqua. E, ancora, recupero delle acque piovane, produzione di energia green, lotta allo spreco alimentare. Sono i nuovi parametri di classificazione per le strutture alberghiere e per quelle cosiddette all’aria aperta – campeggi, villaggi turistici, aree di sosta – proposti alla Regione Campania attraverso un atto di indirizzo della giunta municipale di Sorrento, per premiare quelle attività che fanno della sostenibilità ambientale un impegno costante e quotidiano. La proposta, avanzata dal sindaco, Massimo Coppola, di concerto con l’assessore al Turismo, Alfonso Iaccarino, e corredata da una dettagliata tabella, parte dalla constatazione che l’applicazione delle “stelle” per hotel e residence turistici sia subordinata al rispetto ed alla sussistenza di tutta una serie di parametri di qualità e quantità che, attualmente, non contemplano l’osservanza di norme, come ad esempio il “rifiuto zero”. Un obiettivo perseguibile strutturando un sistema di raccolta che aumenti la quantità di materiale differenziabile e ottimizzi la qualità del materiale da riciclare. Ma anche incentivando il riuso del materiale riciclato, la riparazione di oggetti e scelte di vita che diminuiscano la percentuale di scarti. Inoltre, sostenendo la progettazione e la produzione di prodotti totalmente riciclabili, riutilizzabili e riparabili, o il ricorso a strategie di riutilizzo dei materiali. “La nostra amministrazione ha intrapreso fin da suo insediamento una decisa svolta ambientalista e di attenzione ai temi della vivibilità, dell’ecosostenibilità, della cura dell’ambiente e dell’innovazione tecnologica – spiega il primo cittadino di Sorrento – Temi che sono stati ripresi e fatti oggetto di approfondite riflessioni in occasione dei recenti Stati Generali del Turismo, che hanno tracciato le linee programmatiche per la ripresa delle attività legate al comparto”. Per Coppola, l’accoglimento della proposta da parte della Regione Campania si tradurrebbe in un importante salto nell’offerta turistica: “Una sorta di “stelle verdi”, che certifichino la qualità del sistema dell’accoglienza dal punto di vista ambientale, strizzando l’occhio ad un importante segmento di mercato, sensibile ai temi della rivoluzione verde e della transizione ecologica”.
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