“Salario minimo sparito dall’agenda di Governo, reddito medio sempre più basso, dai 21mila dei lavoratori del privato ai 16mila degli operai, fino ai 15mila degli under 30, con contratti che spesso non superano i sei mesi. Lavoratori a tempo determinato che non arrivano a toccare quota 10mila euro lordi, con gli stagionali che neppure sfiorano i 6.500 euro, sempre lordi. Se poi vivi al Sud, sono 211 le giornate medie retribuite, contro le 235 della media nazionale. Con guadagni al di sotto della soglia di povertà, a fronte di prezzi di bollette quintuplicati e aumenti vertiginosi dei beni di prima necessità, il Governo Meloni prepara una legge di bilancio fatta di contentini elettorali, annunciando un taglio del cuneo fiscale che farà incassare appena 15 euro al mese per chi guadagna mille euro netti, “aumento” che scende a 10 euro per chi ne incassa 750”. Lo denuncia l’europarlamentare del Gruppo Greens/Efa Piernicola Pedicini. “Con una bomba sociale alle porte e difficile da disinnescare, l’attuale Governo ha ben pensato di concentrare i suoi ministeri strategici sul processo di autonomia differenziata che non farà altro che impoverire territori già sottosviluppati. Interventi che ostacoleremo con ogni iniziativa possibile, pronti a una mobilitazione che parta dal Mezzogiorno del Paese, che più di tutti rischia di pagare le decisioni di un governo a palese trazione settentrionale”.
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