Castellammare di Stabia, omicidio Tommasino: nuovi arresti per il delitto del politico locale

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A pochi giorni dal voto per il rinnovo del consiglio comunale di Castellammare di Stabia, torna di attualità l’omicidio di Gino Tommasino, assassinato dalla camorra nel 2009. L’allora poliico stabiese venne trucidato in pieno centro città, nel primo pomeriggio, mentre era in auto col figlio piccolo. E’ delle scorse ore la notizie dell’arresto dei mandanti dell’omicidio. Ed oltre ai presunti mandanti dell’omicidio di Tommasino, i carabinieri e la Dda hanno risolto altri due agguati di 15 anni fa in provincia di Napoli. Tra i destinatari della misura cautelare figurano il boss Vincenzo D’Alessandro, che fino a oggi era a piede libero dopo aver scontato in via definitiva precedenti condanne per camorra, uno dei suoi uomini di fiducia Paolo Carolei, anche lui libero, e ancora Sergio Mosca, Antonio Lucchese, Michele Massa e Catello Romano. Nella sua tesi di laurea in carcere, Romano – all’epoca dei fatti 18enne e con la tessera del Partito democratico in tasca – nei mesi scorsi aveva confessato il duplice omicidio di Carmine D’Antuono e Federico Donnarumma, quest’ultimo ammazzato da innocente semplicemente perché aveva visto in faccia il killer. L’agguato fu consumato a Gragnano, la mattina del 28 ottobre 2008. Risolto anche l’omicidio dell’ex operaio Antonio Vitiello, ucciso il 5 gennaio 2009 lungo la strada Panoramica verso Sorrento, e trovato privo di vita nei pressi della sua auto.

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