Dopo l’intervento della Corte dei Conti regionale, che ha giudicato la cessione della Sapna dalla Città Metropolitana agli Ato (ambito territoriale ottimale) una “operazione non sostenibile dal punto di vista economico e finanziario”, il futuro della società che gestisce gli impianti per il trattamento dei rifiuti nell’area metropolitana di Napoli appare sempre più incerto. Peraltro, oltre alla Corte dei Conti, è intervenuta anche l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, con una serie di rilievi. Per questo il presidente della Commissione Trasparenza della Città Metropolitana, Giuseppe Nocerino, ha convocato una seduta della Commissione per lunedì 26 giugno, alle 11,30 in prima convocazione e alle 12 in seconda convocazione. Nocerino, nello specifico, chiede di sapere se vi sono stati aggiornamenti “sull’avveramento delle condizioni suspensive legate ai pagamenti per la cessione delle quote della Sapna” e se la stessa Sapna ha pianificato le attività nell’anno 2023. Spiega l’esponente di Fratelli d’Italia: «Conoscere il futuro della Sapna vuol dire conoscere anche e soprattutto quanto i costi della società peseranno sui conti dei cittadini della Città Metropolitana. Sono stato il primo a sollevare perplessità sulla cessione di Sapna agli Ato: ora è il momento della svolta e di pianificare strategie che abbiano come obiettivo la riduzione delle tariffe, oltre che un servizio efficiente».