Confesercenti Napoli lancia il progetto del “Polo dell’artigianato”

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Confesercenti Napoli lancia il progetto del “Polo dell’artigianato”, una rete di storiche attività artigianiali (nei settori della tappezzeria, della falegnameria, dell’alluminio) che possano fungere da risorsa per gli aspiranti artigiani e riferimento per attività commerciali e clienti. «L’idea nasce – spiega Vincenzo Schiavo, presidente Confesercenti Napoli e Campania- insieme alla nomina di Raffaele Orfeo a responsabile provinciale di Napoli degli artigiani di Confesercenti. Intorno alla sua figura, già di grande storicità, intendiamo creare un Polo di artigiani di qualità, per realizzare una sinergia con duplice obiettivo. Da un lato possiamo fare formazione, insegnando ai giovani il mestiere e le antiche arti artigianali, sempre più ricercate e preziose. Dall’altro intendiamo creare un polo commerciale che possa diventare un riferimento per chi vuole arredare uffici, aziende, alberghi, case e attività commerciali. Orfeo è la persona giusta, Confesercenti è sempre più al servizio delle proprie attività: fare Rete significa creare indotto economico e opportunità commerciali e lavorative».
Raffaele Orfeo, titolare di una storica azienda artigiana di Casavatore produttrice di poltrone, è lusingato e motivato dalla nomina e dal progetto. «Sono molto grato al Presidente Vincenzo Schiavo per la nomina che cercherò di onorare dando tutto me stesso per raggiungere due obiettivi, tanto ambiziosi quanto stimolanti: il primo è quello di aggregare gli artigiani napoletani, creando una rete capace di tutelare e promuovere le straordinarie capacità che ci sono sul nostro territorio; il secondo riguarda i giovani: le nuove generazioni guardano al mondo produttivo soltanto attraverso la lente dell’informatica. Vorremmo offrire loro un punto di vista alternativo del mondo del lavoro, che può dare anche maggiori soddisfazioni e talvolta maggiori sbocchi lavorativi. Premesso che la produzione artigianale non è più quella di cento anni fa e che oggi anche i mestieri “antichi” sono industrializzati e ampiamente legati alla digitalizzazione, credo che far capire ai ragazzi il fascino di poter costruire qualcosa con le proprie mani sia importante, specialemente in un momento di trasformazione economica come quello che stiamo vivendo». Il Polo dell’ artigianato può contenere tutti questi fini. «Con il Presidente Schiavo – aggiunge Orfeo- ci era venuta l’idea di creare questo polo napoletano e, sentendo i tanti colleghi dei vari settori del comparto, avvertiamo il bisogno di realizzare un’area dove il cliente riesca a trovare ad esempio chi gli produce le porte su misura, chi gli realizza un divano con le caratteritiche che desidera, il falegname, il tapezziere e così via, in un luogo unico, non dispersivo ma con gli spazi necessari agli artigiani per poter produrre».

 

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