Consulenti Lavoro: legalità e reddito di cittadinanza priorità al Sud

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È tempo di elezioni e più che mai i temi legati a lavoro e occupazione sono in primo piano sia nei programmi che nell’agenda politica dei partiti. Per l’occasione, Susini Group S.t.P., studio di Firenze leader nel settore della consulenza del lavoro, ha condotto una ricerca su quali siano, in questo ambito di discussione, preferenze e aspettative dell’Italia che lavora. Effettuando un’analisi sul territorio volta a verificare le reali esigenze dei lavoratori appartenenti al mondo del lavoro subordinato, si è individuato se, in termini socio-economici, fossero presenti o meno eventuali diversità nel ventaglio delle priorità a seconda del territorio di appartenenza. I risultati evidenziano una certa omogeneità di vedute fra i lavoratori del Centro-Nord, dove il comune denominatore è costituito dal connubio fra l’indiscusso primato nella produttività nazionale e la sempre crescente esigenza di conciliare i tempi di vita con quelli di lavoro. Ecco che la classifica delle priorità dei lavoratori del Centro-Nord si delinea come segue:

  1. aumento delle retribuzioni attraverso la riduzione del cuneo fiscale o aumento delle retribuzioni contrattuali;
  2. riduzione del preliavo fiscale e contributivo sui premi di produzione e sulle ore straordinarie;
  3. contratti di lavoro che prevedano strumenti che permettano un buon equilibrio tra vita professionale e privata;
  4. riduzione dell’orario di lavoro a tempo pieno portandolo al di sotto delle 40 ore settimanali, a parità di retribuzione;
  5. applicazione in pianta stabile dello smart-working.

«Effettivamente i dati non sorprendono, poiché è abbastanza comprensibile come un’economia di fatto trainante, come quella del Centro-Nord, possa tradursi sia nell’esigenza di ottenere un beneficio economico crescente, soprattutto a fronte di un elevato tasso di produttività, sia in quella di migliorare il proprio stile di vita in un’ottica maggiormente improntata al benessere, proprio come avviene nei paesi del Nord-Europa», commenta Sandro Susini, fondatore di Susini Group S.t.P.. È di sicuro interesse, anche se risulta altrettanto prevedibile, il riscontro dell’analisi sui lavoratori del Centro-Sud, dove invece all’anima storicamente ancorata al diritto precostituito al sussidio di Stato, fa da contraltare quella della rivalsa sociale attraverso l’affermazione del principio di legalità. In questo caso l’elenco delle priorità si articola così:

  1. mantenimento del Reddito di Cittadinanza;
  2. affermazione del principio di legalità nel contesto lavorativo/aziendale, attraverso la lotta al caporalato e al lavoro sommerso in generale;
  3. salario minimo (in questo caso in virtù della mancata applicazione dei contratti collettivi nazionali);
  4. investimento su infrastrutture e politiche attive orientate alla creazione di distretti produttivi nel Meridione;
  5. stabilizzazione dell’incentivo SUD.

«Se da una parte può colpire la conclamata diversità fra le esigenze dei lavoratori del territorio nazionale, il dato che comunque non può essere ignorato è quello di un’Italia che, pur fra innumerevoli difficoltà in parte anche strutturali, cerca in ogni modo di reagire interrogandosi, a seconda del territorio di riferimento, su quale possa essere la prossima meta da raggiungere per migliorare le proprie condizioni di lavoro», conclude Sandro Susini, fondatore di Susini Group S.t.P..

 

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