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Dopo il lockdown a Tutto Sposi “ci si risposa”.

A supportare i dati positivi del primo weekend della fiera, anche la tesi analitica dell’avvocato matrimonialista Rosa Frullone. 

 Non solo le giovani coppie aspirano al  matrimonio, ma anche i divorziati. Ad avvalorare questa affermazione, non  sono solo i numeri elevati di affluenza di pubblico  del primo weekend di Tutto Sposi, il salone nazionale del wedding in corso alla Mostra d’Oltremare di Napoli, ma anche le analisi di alcuni avvocati matrimonialisti.

A fornire spiegazioni sul fenomeno del “ci si risposa” è l’avvocato matrimonialista Rosa Frullone, che attribuisce il fattore a due elementi: quello del lockdown e quello economico, ma soprattutto differenzia i dati in Italia per aree geografiche: tra centro Sud e centro Nord.

Da Roma in giù nel periodo post Covid le separazioni sono diminuite rispetto a quanto invece è accaduto da Roma in su – afferma la legale avellinese che esercita da oltre 30 anni -. Il motivo è da ricondurre al fattore economico, con famiglie monoreddito al centro Sud rispetto a quelle del Nord dove i coniugi hanno doppio stipendio, che ha limitato le scelte di rompere il matrimonio per non poter far fronte ai costi del doppio nucleo familiare che si sarebbe venuto a creare. Ma allo stesso tempo ha prevalso anche il fattore del periodo drammatico della pandemia, per le coppie di lungo corso, che hanno unito le forze per far fronte al difficile momento e rilanciando così la propria storia coniugale”. Eppure i dati Istat, riferiti al periodo pandemico 2020, pur dando parzialmente ragione a quanto esposto dall’avvocato Frullone, indicano che sono diminuiti i matrimoni e aumentate le convivenze. In particolare sarebbero diminuiti i matrimoni religiosi con incidenza maggiore rispetto ai civili

“Come detto l’analisi va considerata per territorialità – prosegue l’avvocatessa Frullone -, nel centrosud il matrimonio religioso ha sempre avuto percentuali superiori, per cultura e tradizione, a quello civile che trova al nord maggior riscontro.  Mentre sempre a causa del lockdown e della incertezza vissuta, le giovani coppie cercano stabilità e rassicurazione dopo evento così drammatico. Per lo stesso motivo i divorziati si risposano”. Questi dati trovano riscontro anche tra gli espositori presenti a Tutto Sposi, secondo le prime analisi di vendita e di richiesta di pacchetti per il matrimonio. La compressione del divieto di celebrare le cerimonie religiose ha infatti quasi triplicato l’interesse al matrimonio da parte delle future coppie di sposi. Ma a destare stupore anche un altro dato sorprendente: a ritornare al matrimonio sono anche ex coppie di sposi, divorziati riconciliati, che puntano alle seconde nozze.

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