I neoborbonici, dopo la trasmissione dedicata a Garibaldi (“Una giornata particolare” su La7 mercoledì sera), “sfidano” Aldo Cazzullo ad un “duello” culturale con un dibattito possibilmente televisivo a più voci. Cazzullo, è stato curatore della trasmissione e autore in questi giorni di numerosi articoli nei quali cita i neoborbonici e le loro presunte “invenzioni” storiche.
Lo stesso Cazzullo ha riconosciuto più volte il grande successo delle tesi ‘neoborboniche’ e la loro “clamorosa vittoria ideologica” senza mai affrontare, però, le loro posizioni se non con la solita retorica risorgimentalista tra luoghi comuni anti-borbonici, simboli e miti garibaldini oggettivamente superati da ricerche sempre più diffuse e documentate.
Il dibattito, tre storici “ufficiali” contro tre storici “sudisti/neoborbonici”, in luogo e data che potrà indicare lo stesso Cazzullo, dovrebbe essere organizzato con giudici imparziali e tempi definiti negli interventi e nella loro durata con possibilità di consegnare documenti e fonti.
Il dibattito risulta quanto mai utile e attuale considerando che la questione meridionale è ancora aperta e drammatica soprattutto per i giovani del Sud e, a meno che qualcuno non pensi davvero alla inferiorità dei meridionali fin dai tempi più antichi fino alla storia preunitaria, le motivazioni (e le soluzioni) vanno cercate proprio nelle scelte dei governi italiani dal 1860 ad oggi.
In attesa di una risposta (e nella certezza che una mancata risposta sia il segnale della debolezza delle tesi “ufficiali”), i neoborbonici invieranno a Cazzullo e alle testate che lo ospitano senza controparti, alcune pubblicazioni cariche di fonti e documenti.