L’aveva palpeggiata, carezza, baciata, aveva tentato di convincerla ad avere un rapporto sessuale, incassando il suo rifiuto, e lei, una 15enne, aveva chiesto aiuto alla madre, inviandole dei messaggio via whatsapp. A quel punto altri familiari sono corsi a vedere che cosa fosse successo trovandola in lacrime. Aveva raccontato ciò che le sarebbe capitato, innescando una inchiesta dei carabinieri ora sfociata negli arresti domiciliari ordinati dal Gip, su richiesta della Procura, per un 42enne di Sant’Agata dei Goti, ritenuto il presunto responsabile di una violenza sessuale ai danni della nipote.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la minore aveva raggiunto il centro saticulano per trascorrere un periodo di vacanza, senza immaginare che sarebbe finita nel mirino delle ‘attenzioni’ della zio. L’attività investigativa, avviata dopo la denuncia del papà della 15enne, ,è stata supportata dall’acquisizione dei messaggi spediti, anche al fidanzato, dalle testimonianze dei genitori, del fratello e di una zia che erano immediatamente intervenuti. Un quadro che ha indotto il Pm a chiedere la misura restrittiva, adottata dal Gip – si legge in una nota del procuratore Aldo Policastro – “anche alla luce della personalità dell’indagato contrassegnata dalla completa assenza di freni inibitori agli istinti libidinosi, nonostante lo stretto rapporto di parentela intercorrente con la nipote”.