“La pandemia ha avuto ricadute importanti sul turismo e reso urgente la necessità di affrontare una serie di nodi irrisolti del sistema italiano, dalla frammentazione delle imprese alla progressiva perdita di competitività in termini di qualità degli standard di offerta, età delle infrastrutture ricettive, passando per la capacità di innovare e la cura dell’ambiente”. Lo ha detto Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli, intervenendo al webinar “Opportunità di crescita per il sistema turistico campano”. “Per la ripresa economica del settore giocherà un ruolo fondamentale la corretta allocazione dei finanziamenti pubblici legati al Pnrr – ha aggiunto Moretta -, che prevede una pluralità di interventi. Penso al credito fiscale (530 milioni) per aumentare la qualità dell’ospitalità turistica; ai fondi per il turismo sostenibile (748 milioni); al potenziamento del Fondo Nazionale del Turismo (150 milioni) destinato alla riqualificazione di immobili ad alto potenziale turistico. E ancora, alla Sezione Speciale Turismo del Fondo Centrale di Garanzia (358 milioni) per facilitare l’accesso al credito per gli imprenditori che gestiscono un’impresa esistente o per i giovani che intendono avviare una propria attività; e alla partecipazione del MiTur al capitale del Fondo Nazionale del Turismo, un fondo di fondi real estate con l’obiettivo di acquistare, rinnovare e riqualificare strutture alberghiere italiane (1.500 camere d’albergo). In un simile contesto diventa sempre più importante il ruolo dei commercialisti nel processo di attuazione di quanto programmato a livello nazionale”. Liliana Speranza (consigliere dell’Odcec Napoli, delegato per la commissione Turismo), ha sottolineato che “nell’ultimo anno pre-pandemia, il settore turistico italiano era uno dei più sviluppati d’Europa. Ma nel 2020, il consumo turistico interno ha registrato 63,7 miliardi di euro in meno rispetto all’anno precedente. Non a caso è questo uno dei settori in cui si concentrano gli investimenti del Pnrr, con 2,4 miliardi di euro destinati all’ammodernamento delle strutture, alla riqualificazione ambientale e alla digitalizzazione dell’offerta turistica italiana”. Dal canto suo Massimiliano Barone (presidente commissione Turismo dell’ordine partenopeo) ha rimarcato che “il perdurante stato emergenziale legato all’epidemia e le conseguenti misure di contenimento hanno acuito la crisi del settore turistico. In un simile contesto è indispensabile monitorare e divulgare gli interventi normativi in modo tale da consolidare la figura del commercialista quale anello di congiunzione tra istituzioni e mondo imprenditoriale”. Per Raffaele Lupacchini (presidente della commissione Ricerca e programmi comunitari), “lo scenario economico che stiamo vivendo e che caratterizzerà il prossimo futuro non è ancora privo di nubi. In questo momento è quindi prioritario sorreggere il sistema turismo e dotarlo dì strumenti e risorse che lo aiutino a ripartire. I commercialisti saranno al fianco del settore per accompagnare la ripartenza e consentire il migliore utilizzo delle risorse che saranno messe in campo”. Maria Cristina Gagliardi (vicepresidente della commissione Agevolazioni finanziarie) ha osservato che “in attuazione del Pnrr, il D.L. 152/2021 concede incentivi nel limite di spesa di 100 milioni di euro per l’anno 2022 sotto forma di credito d’imposta dell’80% e di contributo a fondo perduto fino al 50% a favore delle imprese turistiche che sostengono spese per migliorare la qualità dell’offerta ricettiva. Si tratta di un’importante opportunità”. Secondo Marilena Nasti (presidente commissione Sport) “il fondo impresa donna intende stimolare la creazione di nuove imprese femminili nonché l’ampliamento di quelle esistenti. Un progetto ambizioso, servirà per ridare slancio al genere femminile che, da un punto di vista imprenditoriale, ha patito gli effetti della pandemia. I commercialisti sono chiamati ad assistere ed indirizzare le donne che vorranno sfruttare i quasi 400 milioni di euro messi a disposizione”. Antonio Esposito (segretario della commissione Ricerca e programmi comunitari) ha sostenuto che “al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di prevenzione e contenimento adottate per l’emergenza epidemiologica, il D.L. 27.01.22 estende il credito d’imposta per i canoni di locazione di gennaio, febbraio e marzo 2022 degli immobili ad uso non abitativo e affitto d’azienda a favore delle imprese turistiche. Detto credito varia dal 30% al 60% del canone stesso”. Per Maurizio Turrà (presidente della Federazione dottori commercialisti), “le aziende sono chiamate a formare il personale in modo tale da restare competitive sul mercato. Lo Stato è al fianco delle imprese anche in questo iter con un credito d’imposta formazione 4.0 che può raggiungere il 60% del costo orario. L’obiettivo è agevolare questo processo di crescita del fattore umano aziendale orientato alle professionalità e competenze necessarie”. Vittorio Fresa (responsabile imprenditorialità 3 di Invitalia) ha evidenziato che “in Campania è stata messa in atto una politica complementare da parte della Regione con l’obiettivo di risolvere le problematiche presenti sul territorio. Occorre lavorare attraverso una concreta sinergia per allargare il bacino di utenza. Giudico positivamente la collaborazione con i dottori commercialisti che consente di effettuare nuove valutazioni sulle opportunità per le pmi”. Infine Rosanna Romano (dirigente per le politiche culturali e il turismo Regione Campania) ha ribadito come “l’obiettivo è favorire una ripresa immediata del settore, sicuramente il più colpito dalla pandemia. Si tratta di un ambito strategico per la Campania, occorre recuperare il terreno perso negli ultimi anni passando attraverso investimenti che possano migliorare il settore a 360 gradi, e mi riferisco anche alle strutture alberghiere”.
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