Inizia da oggi una ricca pubblicazione di ritratti di napoletani che hanno dato lustro alla città. Le illustrazioni sono curate da Augusto De Luca. De Luca è un fotografo italiano che negli anni ha sviluppato la passione per la fotografia tradizionale, la ritrattistica e la fotografia sperimentale. Il suo stile è caratterizzato da un’attenta cura nel mettere in risalto i più piccoli dettagli espressivi dell’oggetto incorniciato. La sua produzione mostra immagini di puro realismo ma anche altre in cui forme e segni sono associati secondo indicazioni ispirate alla filosofia della metafisica. Qui una sua biografia
PUPELLA MAGGIO:
A casa di Pupella Maggio, guardandomi intorno mi colpi su di una mensola un ritratto di Eduardo con una dedica: “ a Pupella con amore, quello selvaggio del teatro “. Immediatamente capii che avrei fatto la mia foto proprio insieme a quel ritratto. Le chiesi di prendere una maschera di Pulcinella che avevo notato in un’altra stanza, misi la luce in modo tale che sul viso di Pupella ci fosse una luce uguale a quella che c’era nella foto di Eduardo e scattai. Sembrava quasi che Eduardo stesse li con noi in quel momento, illuminato dalla stessa luce…dal mio Bank.
CARDINALE CRESCENZIO SEPE:
Al Cardinale Sepe, feci due scatti e poiché nel primo click il porporato aveva un’espressione funerea e afflitta, forse per la stanchezza dovuta alla lunga messa appena celebrata, io per scuoterlo, provocandolo gli dissi: “Sua Eminenza, ma i cristiani non devono sempre comunicare gioia ? Lei con questa espressione fa una brutta pubblicità. Mi regali un bel sorriso”. Il Cardinale annuì e sorridendo bonariamente si mise in posa; il secondo scatto, quindi, fu soddisfacente e con esso si realizzò il mio desiderio.
LIA RUMMA:
Lia Rumma, illuminata gallerista internazionale è anche un’importante collezionista d’arte e quel giorno andai da lei con la mia fotocamera Hasselblad, medio formato, in via Vannella Gaetani a Napoli, dove aveva ad un piano la galleria e ad un altro l’abitazione piena di opere straordinarie di importanti maestri. Mi colpi particolarmente la scultura: la Venere di Michelangelo Pistoletto e immediatamente decisi di fotografarla proprio con quel capolavoro. Il suo sguardo, fiero e sicuro, era sempre talmente magnetico e penetrante che non ci fu bisogno di ripetere i click.
PEPPE BARRA:
Questa foto la realizzai sul terrazzo dove il profilo di Peppe si contrapponeva a un’antica testa di un santo o forse di una bambola che poi al computer ho scurito per evidenziare maggiormente anche le ombre proiettate sul muro. Un modo per rimarcare le tante possibilità interpretative e i mille personaggi del teatro di Peppe Barra.
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