Napoletani illustri: il lavoro di Augusto De Luca

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Prosegue la pubblicazione di ritratti di napoletani che hanno dato lustro alla città. Le illustrazioni sono curate da Augusto De Luca. De Luca è un fotografo italiano che negli anni ha sviluppato la passione per la fotografia tradizionale, la ritrattistica e la fotografia sperimentale. Il suo stile è caratterizzato da un’attenta cura nel mettere in risalto i più piccoli dettagli espressivi dell’oggetto incorniciato. La sua produzione mostra immagini di puro realismo ma anche altre in cui forme e segni sono associati secondo indicazioni ispirate alla filosofia della metafisica. Qui una sua biografia
LUCIANO DE CRESCENZO:
Incontrai Luciano De Crescenzo in un albergo napoletano dove lui solitamente preferiva alloggiare quando veniva a Napoli. Era una persona straordinariamente simpatica, allegra e soprattutto colta. Ogni parola, ogni frase  diventava motivo e spunto per raccontare aneddoti e storie incredibili. Dopo tantissime chiacchiere e risate, finalmente ci mettemmo a lavoro ed io realizzai una polaroid che manipolai; pubblicata poi nel mio libro ’31 Napoletani di fine secolo’ e molti altri scatti i bianco e nero.
LUCIA TRISORIO:
Nella Galleria di Lucia Trisorio,, pensai di realizzare un ritratto evidenziando proprio la sua riservatezza e il suo desiderio di anteporre sempre e comunque l’artista a tutto e a tutti. Allora proiettai la luce sul mio assistente che, con una cartella sotto il braccio, avrebbe dovuto rappresentare uno dei tanti artisti che si avvicendavano nella galleria, creando un’ombra gigante rispetto alla figura di Lucia, che, in un angolo, quasi nel nascondimento, ma comunque presente e vigile, lo guidava e promuoveva.
TERESA DE SIO:
Incontrai Teresa De Sio in un albergo a Via Caracciolo. Mi colpì molto il suo interesse e le tante domande per la realizzazione del suo ritratto. Dopo una piacevole conversazione, ci alzammo e insieme cercammo uno sfondo per le riprese fotografiche. Guardando in giro, piacque ad entrambi un angolo un po buio sulla grande scalinata in legno dell’albergo. Allora Osvaldo il mio assistente monto’ uno stativo con una luce che illuminava parzialmente il luogo, in modo da accrescerne l’atmosfera e aumentare il contrasto con il viso della De Sio, incorniciato dalla foltissima chioma nero corvino. Dopo qualche scatto, fui sicuro di avere l’immagine giusta.
CARLO GIUFFRE’:
Mi presentai al suo albero puntuale alle 10 e ci sedemmo ad un tavolo per fare colazione e, tra un caffè e cornetto, Carlo Giuffré cominciò a raccontarmi dell’incontro, appena ventenne, che gli avrebbe cambiato la vita, con l’immenso Eduardo De Filippo. Restammo a chiacchierare per circa un’ora e poi ci spostammo in un salottino dove avevo individuato due fonti di luce che creavano dei fasci luminosi simili a due riflettori di scena. Posizionai la sedia avanti per farlo accomodare e fargli assumere diverse posizioni. Dopo qualche scatto, capii di avere il ritratto giusto.
Guarda qui le altre illustrazioni pubblicate

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