“La priorità nella politica internazionale dell’Unione Europea dovrebbe essere quella di essere pronti a reagire alle immani catastrofi ambientali, come quella a cui stiamo assistendo in Siria e Turchia. Catastrofi ambientali, sanitarie, umanitarie che stanno caratterizzando il nostro tempo per la loro drammaticità. È questa la direzione che dovrebbero intraprendere tutti i blocchi politici mondiali, insieme all’Unione Europea. Spendere risorse per nuove tecnologie e nuove competenze nella prevenzione, nella tempestività e nell’efficacia dell’intervento”. Lo dichiara l’europarlamentare del Gruppo Greens/Efa e segretario del Movimento Equità Territoriale Piernicola Pedicini. “Piuttosto che nella perpetua realizzazione e nell’invio di armi di distruzione, utilizzate per alimentare guerre che mietono vittime e devastazione al pari di catastrofi naturali, come sta accadendo nel conflitto in Ucraina, si investa dunque in strumenti, mezzi e competenze che possano tornare utili a far fronte a tragedie come quella che ha colpito la Turchia, o alla diffusione di epidemie, come accaduto col Covid. Fenomeni – sottolinea Pedicini – che non siamo in grado di prevenire né di prevedere, ma che dobbiamo essere pronti a contenere. Così come abbiamo il dovere di contrastare scelte che alimentano distruzione e morte, sperperando risorse che potrebbero invece salvare tantissime vite umane”.