La Rottamazione Quater finora ha generato risultati ottimi, il bilancio si è ritrovato un tesoretto di circa 1 miliardo di euro perché 3.8 milioni di italiani hanno aderito a questo provvedimento. Il dato eclatante è che l’incasso è stato finora superiore alle aspettative, il budget della tesoreria del viceministro aveva previsto per l’incasso delle rate della rottamazione per l’annualità 2023 (ovvero prima rata di ottobre e seconda di novembre) un totale d’incassi intorno ai 3 miliardi di euro ma sembra che la strada percorsa abbia dato risultati ancora più importanti, superando le aspettative. Il buon esito di questo percorso si è scontrato con i problemi informatici legati ai pagamenti della rottamazione, molti italiani hanno avuto difficoltà non solo nell’ultimo giorno utile del pagamento delle rate di rottamazione ma anche nelle giornate precedenti. In virtù di questi disagi, il presidente del Cesfi (Centro Studi sulla Fiscalità Internazionale) Ezio Stellato propone al Vice Ministro Leo e al Ministro Giorgetti di valutare con un provvedimento governativo lo slittamento della seconda rata al 31 gennaio 2024 e riabilitare i contribuenti che non sono riusciti a pagare o che hanno avuto impedimenti informatici, concedendo a questi ultimi l’opportunità di pagare la prima e la seconda rata rispettando una nuova scadenza. Gli ottimi risultati in termini d’incassi e i limiti imposti dalle problematiche delle piattaforme informatiche dovrebbero spingere il Governo a compiere quest’apertura per i contribuenti. Un provvedimento che alimenterebbe ancora di più la linfa economica generata dalla Rottamazione Quater.
Ezio Stellato, presidente del Cesfi, ha motivato la sua proposta con un’analisi del quadro socioeconomico: “Riconosco che ad aprile ho sostenuto una tesi diversa, credevo che questa misura con i pagamenti ravvicinati fosse un flop perchè da interviste fatte a campione, nessun contribuente aveva manifestato capacità finanziarie per sostenere questi oneri. Credo che se il governo prendesse in considerazione una proroga e una riapertura dei termini per chi non e riuscito a pagare metterebbe un sigillo su questo grande successo perché comunque il pagamento ravvicinato della seconda rata potrebbe comunque giocare qualche brutto scherzo, sfatando il sogno di migliaia di contribuenti di aver risolto i propri problemi con il fisco. Ricordo che per tutti i contribuenti che non pagano la rottamazione, se con precedenti rateizzi decaduti, non possono far altro che attendere la messa in opera delle misure di esecuzione forzata ben note ai cittadini italiani”. La strada è quella virtuosa: garantire ricavi allo Stato, far rientrare i cittadini dall’evasione e dare loro contemporaneamente un futuro più sereno è il quadro che insegue il Governo, un’apertura ai contribuenti potrebbe rendere ancora più produttivo questo percorso.