X edizione Dolci delle Feste dei Grandi Interpreti: trionfo di Farina e Cioccolato

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La tendenza dei dolci delle feste? A decretarlo ogni anno, e siamo già al decimo, i grandi interpreti della pasticceria, chiamati a raccolta da Antimo Caputo, Ad dell’omonimo mulino napoletano.
Per il 2021, guidati dal tema “Farina&Cioccolato”, i protagonisti della kermesse hanno proposto la propria versione di un dolce natalizio, sotto forma di nuovi lievitati o reinterpretando i dolci tipici campani, grazie al felice abbinamento tra il cibo degli Dei e le migliori farine. L’evento si è svolto come una sorta di défilé, in cui le specialità dolciarie sono scese in passerella al posto degli abiti, ed è stato ospitato nelle sale colme di fascino e ricche di vedute spettacolari del Gran Hotel Vesuvio di Napoli. Gli 11 Maestri Pasticceri, riuniti in occasione de “I Dolci delle Feste dei Grandi Interpreti by Mulino Caputo”, hanno spaziato dai lievitati alla pasticceria secca tradizionale, dalle cassate agli struffoli, passando per scenografiche sculture, praline e ricchi Mendiants, tutto rigorosamente realizzato con i frutti aromatici di Theobroma cacao. “Quest’anno celebriamo la decima edizione de I Dolci delle Feste dei Grandi Interpreti e siamo sempre più soddisfatti e orgogliosi di questo evento– ha dichiarato Antimo Caputo – I dolci di Natale rappresentano, da sempre, il suggello di un momento di festa e il collante per famiglie e amici. Utilizzando “Farina&Cioccolato”, due protagonisti indiscussi dell’arte dolciaria, i maestri pasticceri hanno proposto, in anteprima, nuove e squisite creazioni, realizzate ad hoc per l’evento”. Il Relais Dessert Luigi Biasetto, della Pasticceria Biasetto di Padova, ha portato in degustazione, tra le altre specialità, il Panmoro, una versione dark del Pandoro, con il 25% di cioccolato; il Panettone orientale, arricchito con spezie e miscele di tè e il coreografico Pinetto di Biasetto: un albero composto da 8 strati circolari di cioccolato mendicante, arricchito di frutta secca e candita. Sal De Riso, presidente dell’Accademia Maestri Pasticceri Italiani nonché anima della Sal De Riso Costa D’Amalfi, ha proposto due panettoni che, da quest’anno, fanno parte della sua ricca offerta natalizia, si tratta del Panettone ai tre cioccolati, con gianduia e gocce di cioccolato bianco, latte, fondente e nocciola e il Panettone Cioccoloso, con impasto al cioccolato fondente e farcito con spicchi di albicocche candite alla vaniglia. Un lievitato al cioccolato anche tra le proposte di Salvatore Capparelli, della Patisserie Capparelli di Napoli, che ha presentato, accanto ai mostaccioli imbottiti al cioccolato e i Raffaioli al cioccolato, Il Babbatone, una sintesi tra un lievitato natalizio tradizionale e il babà, caratterizzato da bagna al rum e cioccolato al 70%. Ciro Poppella, il padre dei Fiocchi di Neve, con tre punti vendita a Napoli ed esportazioni in tutta Europa, ha proposto la sua versione degli struffoli, rivestiti di cioccolato fondente, e tre dei suoi Panettoni: Antonia, Gennarì o Ciruzziello. La Cassatina napoletana ricoperta con cioccolato fondente al 68%, è stata una delle proposte di punta di Marco Infante, di Leopoldo 1940 e Casa Infante. Con perfetto tempismo, i fratelli Infante hanno recentemente inaugurato una nuova linea di cioccolatteria: Ciucculatelle.
Ancora una Cassata, ma questa volta come variante della famosa Avellana del Maestro Pasquale Pesce, dell’omonima Pasticceria di Avella, realizzata per l’occasione con Pan di Spagna al cacao, ricotta al cioccolato, gocce di cioccolato e nocciole di Avella, nella varietà Mortarella, pralinate. Pasquale Pesce è autore anche del Panettone Ernesto, un impasto alla nocciola con pezzettoni di cioccolato gianduia e pasta di nocciola. Chiara Cianciaruso, giovane pasticcera di formazione francese e animo partenopeo, ha presentato un Bûche de Noël: tronchetto composto da una mousse al cioccolato fondente 64%, monorigine Perù, con un cuore cremoso al mango e kalamansi, un biscuit stile Devils food cake, all’amaro alle erbe; in degustazione anche una carrellata dei suoi biscotti sablés diamant, proposti in 6 gusti: cannella, pain d’épices, matcha, cacao, limone e bergamotto, e già disponibili presso il suo Mon Sciù, in Piazzetta Filamgieri, a Napoli. Un Panettone al cioccolato, arricchito con spezie e agrumi, un Cake da viaggio con grue di cacao e sentori speziati natalizi e un Babà al cioccolato sono state le specialità messe a punto da Carmine Di Donna e creati per la linea di pasticceria “Carmine Di Donna Gennaro Esposito”. Angelo Mattia Tramontano, del Gran Caffè Napoli 1850, ha presentato Donna Sofia: una reinterpretazione della frolla napoletana, dedicata alla Loren, e realizzata con un biscotto di frolla, semola, canditi e un rivestimento di cioccolato bianco. Il giovane pasticcere di Castellammare di Stabia ha onorato il tema dell’evento realizzando anche con un Panettone al cioccolato fondente. Michele Cannavacciuolo, Executive Pastry Chef del Ristorante stellato la Torre del Saracino, di Vico Equense, ha voluto rivisitare i tre dolci che accompagnano tutte le feste natalizie nelle case napoletane, creando una sintesi tra Roccocò, Sapienza e Mustacciolo che, nella sua versione, prendono l’aspetto di una bavarese al miele, aromatizzata alla cannella e ai chiodi di garofano, con un inserto di gelèe al mandarino, confit all’arancia e glassatura al cioccolato. Un tripudio della migliore e più schietta pasticceria tradizionale natalizia napoletana, nella proposta di Sabatino Sirica, il decano della pasticceria campana, che ha presentato, accanto al Panettone con gocce di cioccolato, i suoi Mostaccioli al cioccolato, i Raffaioli a cassata al cioccolato, i Mostaccioli imbottiti al fondente, e i Divino amore al cioccolato bianco.

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