Acerra, l’amministrazione promuove giornata della legalità

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Scuole, istituzioni politiche, forze dell’ordine e magistratura: tutti uniti contro l’indifferenza. E’ la giornata della legalità promossa dall’amministrazione comunale di Acerra che ha visto prima l’inaugurazione di un ‘pannello della legalità’ e successivamente un incontro nella sala consiliare. A piazza Falcone e Borsellino i ragazzi dell’Istituto Munari hanno ‘svelato’ la loro opera d’arte, una rivisitazione della danza di Matisse contornata dalle figure dei giudici palermitani e dai ritagli dei giornali che raccontano fatti di mafia. Un potente riferimento ai valori della giustizia, del sacrificio e della dedizione personale in nome di questi valori universali. “Un plauso a questi ragazzi, che come da loro stessi sottolineato hanno voluto stimolare e risvegliare le coscienze dei cittadini spesso rassegnate e indifferenti – ha spiegato il sindaco Tito d’Errico – secondo gli alunni del Munari la danza di Matisse è un simbolo della gioia di vivere, i colori forti e decisi comunicano un’idea di vita in positivo; le semplici barchette di carta, invece, stanno a significare la semplicità e la purezza travolte dalle azioni violente degli uomini. Invito tutti i miei concittadini, pertanto, a venire a vedere quest’opera d’arte, a rispettarla innanzitutto e ai più giovani chiedo di soffermarsi davanti per un momento di riflessione”. Legalità e cittadinanza, invece, è il tema scelto per un incontro moderato dal direttore del quotidiano Cronache di Napoli Maria Bertone con i ragazzi delle scuole e che ha visto come relatori esponenti della magistratura, delle forze dell’ordine ed autorità politiche regionali e locali. “Essere cittadini – ha spiegato il Procuratore facente funzioni della Procura di Napoli Rosa Volpe – significa partecipare e non essere indifferenti rispetto a tutto quello che ci accade intorno”. Il Procuratore, auspicando che la Costituzione venga istituita come materia nelle scuole, ha citato esempi virtuosi di impegno civile come la senatrice Liliana Segre, il filosofo e politico Antonio Gramsci e lo scrittore Premio Nobel per la Pace Elie Wiesel. “Odio gli indifferenti – ha sottolineato il capo dei pm partenopei rivolendosi agli studenti di Acerra – e voi che siete la speranza per il nostro futuro dovete sapere che le mafie si nutrono di indifferenza. Per contrastarle, perciò, non serve soltanto il lavoro delle forze dell’ordine, ma ognuno di noi deve fare la sua parte a livello civile, politico, culturale e sociale. L’astensionismo dal voto, per esempio, significa lasciare le scelte agli altri. Ecco perché è importante il ruolo delle scuole per formare bravi cittadini con un particolare riconoscimento che va ai docenti. Caponnetto diceva: la mafia teme più la scuola che i giudici”. “Una giornata importante per Acerra – ha evidenziato il sindaco Tito d’Errico – con i giovani della città che hanno avuto la possibilità di partecipare ed interloquire con i massimi rappresentanti preposti alla tutela dei cittadini e alla tutela della legalità sul nostro territorio. La conoscenza dei valori che tali cariche rappresentano è fondamentale per la formazione complessiva dei giovani ed è indispensabile per esercitare una cittadinanza attiva e responsabile”. “Quest’aula – il saluto agli studenti del presidente del consiglio comunale Raffaele Lettieri – è la vostra aula e dovete considerarla il luogo in cui esprimere le proprie istanze. Il Comune di Acerra – ha rassicurato Lettieri – sarà un riferimento per arricchire l’offerta formativa all’insegna dell’educazione alla convivenza civile e alla legalità”. “Non dovete accettare l’idea di sopruso – ha detto ai ragazzi il Prefetto Mario Morcone, assessore regionale alla Legalità – il futuro è vostro e voi domani sarete classe dirigente. Vivere insieme significa considerare le esigenze di tutti”. Di qui l’invito a festeggiare l’imminente scudetto del Napoli “rispettando la città”. “E’ la cultura che ci avvicina alla legalità – ha sottolineato il tenente colonnello Nicola De Tullio, che guida il Gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna – perché dove c’è cultura non c’è prevaricazione”. “La legalità va praticata tutti i giorni soprattutto nei piccoli gesti per diventare cittadini consapevoli – ha dichiarato il consigliere regionale Vittoria Lettieri, vicepresidente della Commissione regionale anticamorra – e l’azione di un’istituzione deve sempre essere incentrata sull’educazione alla democrazia che va esercitata nei propri diritti-doveri e nel rispetto delle regole”. “La disobbedienza alle leggi – l’analisi del Tenente Cristiano De Nisi, comandante della Sezione Operativa Volante della Compagnia della Guardia di Finanza di Casalnuovo di Napoli – produce effetti negativi su tutta la popolazione e incide sulla crescita economica del paese”. “Viviamo la legalità tutti i giorni – ha sostenuto l’assessore del Comune di Acerra Milena Tanzillo – e va letta secondo una dimensione etica. I giovani spesso sono disorientati: ecco perché c’è bisogno di un percorso, che possa portare, per esempio all’apertura delle scuole nel pomeriggio”. “Occorre uscire fuori dalla cappa dell’omertà” il pensiero del consigliere comunale Cuono Lombardi, mentre per il comandante della Polizia Locale Felice D’Andrea “lo Stato non deve lasciare da solo nessuno”.

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