Oggi a Napoli, alla “Casa delle Genti” in via S. Maria Avvocata a Foria 2, è stato inaugurato il servizio comunale di accoglienza per 32 persone senza dimora. Sono intervenuti il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, l’Assessore comunale alle Politiche Sociali Luca Trapanese, il presidente della Fondazione “Ritiro di Santa Maria del Gran Trionfo” padre Salvatore Farì e in rappresentanza della diocesi di Napoli Padre Enzo Cozzolino. Il quadro dei servizi per le persone senza dimora è attualmente oggetto di un complessivo ripensamento, in relazione agli approcci e alle metodologie anche alla luce delle “Linee di Indirizzo per il Contrasto alla grave emarginazione adulta in Italia” approvate in conferenza unificata nel mese di novembre 2015. A livello cittadino, all’interno della programmazione del Piano Sociale di Zona, è in corso un complessivo cambiamento del sistema di intervento, in particolare in relazione alle strutture di accoglienza. Quello che sta avvenendo è una transizione, graduale, da un approccio emergenziale verso un approccio housing led all’interno di un sistema di servizi orientati verso il perseguimento di un maggior grado di inclusione sociale per ciascuna persona in stato di bisogno. Le attività di accoglienza a bassa soglia si possono definire di primo intervento, in quanto volte a soddisfare il bisogno primario di sopravvivenza ad una categoria di persone che temporaneamente non riescono a provvedervi personalmente e che in ragione delle proprie condizioni di fragilità sono fortemente esposte a condizioni di abbandono e grave emarginazione e che, pertanto, tali servizi rappresentano un punto di transito fondamentale per l’accesso a servizi più strutturati. Da un monitoraggio degli ultimi anni si è reso evidente un progressivo aumento del numero di persone che si trovano ad avere, per ragioni di ordine economico e sociale un limitato accesso a beni essenziali primari: la presenza stimata sul territorio cittadino è di circa 1.800 persone senza dimora, i posti di accoglienza a bassa soglia attualmente disponibili sono circa 250. La collaborazione tra il Comune di Napoli e la Comunità delle Genti risulta indispensabile in considerazione della carenza di posti di accoglienza per persone senza dimora e la necessità di predisporre un programma complessivo e coordinato di interventi per il periodo invernale rivolto alle fasce più deboli della cittadinanza esposte a rischi di salute per le avverse condizioni climatiche. L’opera Comunità delle Genti, nasce nel tempo dell’emergenza Covid-19 per l’accoglienza delle persone senza fissa dimora presso il complesso immobiliare di proprietà della Fondazione “Ritiro di Santa Maria del Gran Trionfo”, con sede in Napoli alla via S. Maria Avvocata a Foria 2. La Fondazione, il cui Presidente è Padre Salvatore Farì, Missionario Vincenziano, è stata fondata dal Cardinale Crescenzio Sepe il 9 luglio 2008 al fine di dare continuità all’Istituzione di carità voluta dal Cardinale Sisto Riario Sforza nel 1875, che ha tra le finalità, l’accoglienza delle persone senza fissa dimora e degli immigrati. La Fondazione si avvale del competente servizio della Cooperativa “Accoglienza Vincenziana” la cui Presidente è Suor Giovanna Pantaleo Figlia della Carità e agisce in comunione con l’Arcivescovo di Napoli Mons. Domenico Battaglia e con l’organismo pastorale “Caritas” il cui Direttore è Don Enzo Cozzolino, le parrocchie, i movimenti ecclesiali, la Fondazione “Progetto Arca” di Milano, le associazioni laicali e da oggi con il Comune di Napoli. Attraverso la stretta collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sociali è stato possibile garantire una continuità alla Comunità delle Genti con un supporto economico di 10.000 euro mensili. Tale importo copre i costi derivati dall’attività, nello specifico quelli del personale (€ 7.500), del vitto che comprende la colazione e la cena (€ 1.500) e delle utenze (€ 1.000). Un supporto che sarà costante per un periodo di 6 mesi rinnovabili di volta in volta. La Casa ha la possibilità di accogliere un massimo di 32 persone collocate in 16 camere doppie. Con la presenza dell’area covid-19 si fa fronte anche all’ulteriore emergenza, quella epidemiologica del virus, che permette di garantire una maggiore sicurezza delle persone accolte e di chi lavora. La casa, grande 4000 mq, offre numerosi servizi, tra cui lavanderia, sala pranzo, cucina, servizi igienici, sala multimediale, terrazzo, sala TV, rete WiFi, aula informatica, aula deposito valigie, cappella, giardino, infermeria, sala counseling e laboratori di ascolto e di promozione. La Casa delle Genti è un posto dove le persone si possono riparare dal freddo della notte, avere dei pasti caldi, un luogo di relazioni e di supporto per favorire la ricostruzione di una dignità spesso fragile e calpestata e la reintegrazione nel contesto sociale. La Casa delle Genti si presenta come un progetto di umanizzazione delle relazioni umane, senza esclusione di provenienza, appartenenza sociale, credo religioso, estrazione culturale. Ogni persona che arriverà porterà la propria storia, i vissuti e le esigenze diverse, ed è per questo che i tempi di permanenza presso la struttura vengono definiti a partire dai bisogni di ogni singola persona al momento del colloquio con l’operatore e della firma del “contratto di accoglienza”.
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