Lavorare per la promozione integrata degli eventi, mettendo fine agli interventi spot e facendo diventare concreta la programmazione unitaria all’interno degli asset definiti dal Piano regionale del Turismo in Campania 2021. Il Protocollo d’intesa tra Regione e Anci Campania, elaborato e adottato con «lo scopo di accompagnare e supportare i comuni nell’attuazione dei programmi finanziati con le risorse della linea di azione POC Campania 2014/2020 in materia di turismo» accelera le sue finalità e asseconda una prospettiva di collaborazione estremamente concreta e innovativa.
Al termine di un costruttivo e cordiale incontro in Regione tra l’Assessore regionale al Turismo, Felice Casucci, e il Presidente di Anci Campania, Carlo Marino, si è deciso, in prima battuta, di istituire un tavolo comune per affrontare le criticità riscontrate nella rendicontazione degli eventi passati in vista anche della gestione della spesa futura.
Nelle scorse annualità, dal 2016 al 2020, sono stati circa 800 gli eventi organizzati capillarmente su tutto il territorio regionale, ma in moltissimi casi c’è da fare i conti con le intempestività e le lentezze sulle procedure di rendicontazione da parte dei Comuni beneficiari.
Da qui la necessità di attuare un intervento di emergenza: un aiuto ai Comuni a completare la fase procedurale, in taluni casi lacunosa e imprecisa, in modo da scongiurare incagli alla spesa o peggio ancora perdita di fondi.
«Nel contempo – dice l’Assessore Casucci – intendo costruire programmi regionali unitari di eventi nell’ambito di itinerari tematici finalizzati alla messa a sistema delle peculiarità dei territori – dai luoghi d’arte alle bellezze naturalistiche e paesaggistiche, dalle tradizioni alle produzioni tipiche – sulla base di percorsi che, tra l’altro, consentano la costruzione di relazioni tra territori, rafforzandone l’identità e ampliandone la conoscenze di residenti e visitatori».
Niente più interventi occasionali di finanziamento di singoli eventi, ma un’offerta integrata e coerente, che coinvolga i territori a destinazione turistica nella definizione di percorsi sostenibili e partecipati, capaci di relazioni tra di loro, rafforzandone l’identità e ampliandone la conoscenze a residenti e visitatori.
«Progetti di rete, dettati dal rigore e dalla compattezza, nel segno di una nuova logica di governo dell’economia turistica che ponga la Campania al centro del palcoscenico nazionale e internazionale», conclude Casucci.
Una visione, questa, fortemente intrecciata con le prospettive del Pnrr.
Casucci e Marino hanno convenuto sulla necessità di una strettissima sinergia al fine di affrontare con le risorse del Recovery le criticità della Campania rappresentate da: parcellizzazione dell’offerta di servizi e incertezza sulla loro qualità, concentrazione territoriale delle presenze nelle isole e fasce costiere, elevata stagionalità dovuta al prevalere del turismo balneare, inadeguatezza delle competenze professionali, ritardi nella digitalizzazione e ristretto spettro geografico di provenienza dei visitatori stranieri.
Da qui la necessità di programmare misure capaci di impegnare, per il prossimo quinquennio, le risorse del Pnrr direzionandole sulla rigenerazione del patrimonio culturale, architettonico e dei borghi, sulla valorizzazione di siti storici e del paesaggio rurale. Un ruolo importante dovrà, infine, essere giocato dalla digitalizzazione del patrimonio artistico e dalla formazione delle competenze.
Il Presidente Marino ha manifestato a Casucci i suoi timori: ovvero il rischio che le intermediazioni sia regionali che nazionali possano moltiplicare i passaggi e i tempi di spesa. Su questo, ha convenuto Marino con Casucci, occorrerà creare un’alleanza virtuosa tra Regione e Comuni, avendo come pietra angolare il protocollo sottoscritto tra Assessorato e Anci
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