Nell’ambito dell’Avellino Summer Fest le opere di tre artisti irpini, Giovanni Spiniello, Giuseppe Rubicco ed Emiliano Stella, saranno esposte in due luoghi simbolo della storia cittadina. Il Casino del Principe, edificio risalente alla fine del XVI secolo, teatro di due secoli (il XVII e il XVIII) di governo della città da parte della famiglia dei Principi Caracciolo, ospiterà le personali dei Maestri Spiniello e Stella; Villa Amendola, testimone nelle sue stanze, così come nel suo parco, di fatti e accadimenti legati ai successivi XIX e il XX secolo, ospiterà il Maestro Rubicco.
Si parte il 1° settembre al Casino del Principe con il vernissage della mostra personale “Microsfere Pe” di Emiliano Stella. Il 10 settembre si apriranno le grotte di Villa Amendola per ospitare le installazioni di Giuseppe Rubicco. Infine, dal 20 settembre, Casino del Principe ospiterà l’arte del Maestro Spiniello con “la Terra è stanca”. L’idea di fondo è che la Città abbia bisogno di ripartire dal bello nei luoghi simbolo della sua storia. Giovanni Spiniello, Giuseppe Rubicco ed Emiliano Stella sono artisti noti e rappresentativi del nostro contesto cittadino che, grazie al loro costante e serio impegno, hanno portato i loro nomi oltre i confini della nostra Provincia portandole lustro. L’amministrazione, in particolare l’assessorato al turismo, ha voluto coniugare l’obiettivo di valorizzare le eccellenze della nostra terra ed i luoghi simbolo della nostra Città con quello di sensibilizzare alle tematiche ambientali, tema comune alle tre mostre. Le mostre personali di Giovanni Spiniello ed Emiliano Stella al Casino del Principe offriranno l’opportunità alla cittadinanza di godere delle opere di due artisti che invitano ad attente riflessioni sulla contemporaneità, intesa a 360°. Le meravigliose grotte di Villa Amendola ospiteranno la mostra-installazione dell’artista Giuseppe Rubicco con un allestimento scenico di luci tale da creare un unicum tra opere e location.
I tre appuntamenti con l’arte vogliono essere occasioni per immergersi in tre “incontri di bellezza” che potranno fare da ponte tra persone e luoghi di cultura che appartengono ad ognuno di noi.
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