“Il presidente dell’Ato3 Campania, Andrea Manzi, sia chiaro sul progetto di rinnovamento dello Stir di Tufino. In realtà quante tonnellate di rifiuti arriveranno?”: è la domanda che si sta ponendo in queste ore Carmela De Stefano, ex sindaco di Casamarciano. Un quesito affrontato in diretta sul suo profilo social e che rilancia al diretto interessato, Andrea Manzi, presidente dell’Ato3 Campania, con un passato di amministratore della piccola comunità casamarcianese, prima come primo cittadino e poi come consigliere comunale, proprio nell’amministrazione De Stefano. Un quesito non privo di dubbi e perplessità venuti fuori all’indomani dell’annuncio di Manzi circa l’approvazione del progetto da parte dell’amministrazione commissariale di Tufino per un importo pari a trentanove milioni di euro che serviranno a trasformare l’impianto dello Stir di Tufino. “Una procedura che non mi convince – replica Carmela De Stefano (nella foto) – e che dagli atti non è chiara. Nel documento pubblicato dal presidente dell’Ato3, Andrea Manzi, il progetto prevede il passaggio da un impianto aerobico ad uno anaerobico su quello già esistente da tredicimila tonnellate annue di rifiuti. Ma poi – prosegue – nel documento si parla di cinquantasettemila tonnellate annue che dovranno arrivare e diciottomila di verde. Qualcosa non torna. Casamarciano, così come l’intera area nolana, hanno già pagato un prezzo troppo alto in termini ambientali e non siamo disposti ad accettare scelte scellerate. Mi auguro di sbagliarmi. Aspetto risposte e, se necessario – aggiunge – mi rendo disponibile fin da ora ad un confronto pubblico, con carte alla mano, con il presidente dell’Ato3, Andrea Manzi. In gioco c’è la salute della comunità”.
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