FRATTAMAGGIORE. Tante novità sotto l’albero sul fronte politico perché il sindaco, la maggioranza e il Partito democratico sono impegnati nell’organizzazione di questa ultima parte di mandato. Gli ultimi due anni del sindaco Marco Del Prete. Un rush finale importantissimo perché si dovranno raccogliere risultati su quanto programmato e messo in pratica in questi anni, nonché porre le basi per il futuro. A tale proposito, una parte del gruppo consiliare del Pd, guidato dal più votato alle ultime elezioni di Frattamaggiore e della lista dei “democrat”, Raffaele Parolisi, ha firmato un documento per chiedere un confronto ed rilancio in maggioranza. Come, tra l’altro, prevedono gli accordi politici di coalizione. Un atto dovuto e necessario, verificato che bisogna ritrovare uno spirito di squadra minato da consiglieri che fino ad oggi hanno utilizzato la politica dei due forni: da un lato, si dichiarano maggioranza per fare incetta di poltrone, dall’altro, per scopi politici nemmeno sempre nobili, per semplici rancori o sterili personalismi, “bombardano” la stessa amministrazione di cui fanno parte. Quando correttezaa vorrebbe, una decisione chiara. Chi condivide si assume gli onore e gli onori delle scelte, chi non condivide passa con trasparenza all’opposizione e si mette a fare la sua battaglia rinunciando ad incarichi e poltrone. È così difficile la coerenza?
Un corto circuito di cui fare a meno soprattutto se poi diventa strumento nelle mani del peggiore indotto che ruota attorno alla politica capace di far passare cose normali come brogli e operazioni non proprio trasparenti come cose buone. E allora bisogna serrare le fila, rilanciare la politica, la maggioranza, il confronto e infine l’amministrazione. E il primo che pretende questo salto di qualità per non fallire l’ultima parte del decennio è proprio il sindaco Marco Antonio Del Prete. Quindi, il documento politico dei consiglieri del Pd va nella direzione della chiarezza e di un confronto franco e trasparente. Un documento che non va bene a quella parte del Pd divisiva, che lavora per sfasciare, quella che nomina i capigruppo a maggioranza nei bar senza coinvolgere tutti i consiglieri, quella che si batte per avere assessori e poi assumere il ruolo di “cavalli di Troia”, quelli che vorrebbero apparire come paladini della legalità ma non parlano né di rifiuti, né di cooperative e nemmeno di tanto altro, come il cimitero, dove il problema viene da lontano e l’amministrazione Del Prete ha denunciato e sollevato. Si cerca, a Frattamaggiore, di raccontare il “mondo sottosopra” ma questi giochetti, ormai, non reggono più. Sono vecchi quanto il mondo, sia nei metodi che nelle menti ispiratrici.
Lo stesso Raffaele Parolisi, il più voitato in città, quindi il più legittimato ad assumere ed esprimere ruoli di governo, non fosse altro per il consenso che i cittadini ad ogni elezione gli conferiscono, è andato bene per dieci anni fino a quando ha lasciato spazio agli altri, attraverso una serie di passi indietro. Adesso che torna in campo dopo un problema fisico serio e lo fa con la consapevolezza di voler determinare e prendersi le proprie responsabilità anche davanti ala città, diventa un problema per chi, al contrario, è abituato a sguazzare nel sottobosco dell’indotto della peggiore politica. E quindi Parolisi diventa il problema della politica frattese quando per stile e passi indietro collezionati, dovrebbe essere solo un esempio per molti.
Strumentalizzazioni che non influiranno sul percorso tracciato da Marco Del Prete nel presente e pure per il futuro. Confronto chiaro in maggioranza, serrare le fila, rilanciare la coalizione e l’amministrazione, per andare spediti da qui a fine mandato. Del Prete è il leader indiscusso di questa maggioranza e senza il suo ok quel documento nato da obiettivi nobili non sarebbe mai stato protocollato. Sulle cose programmate, da programmare e da realizzare: i consiglieri del Pd chiedono un confronto su questi temi. Doversoso e legittimo. Un inciso: i primi “parklet” realizzati sul corso, con panchine in legno, marmi e fioriere e verde, sono davvero un bel vedere per i residenti e per i cittadini che affollano la strada dello shopping di Frattamaggiore. Roba che da altre parti non era nemmeno pensabile. A Frattamaggiore sono stati realizzati. Piccoli e grandi cose da portare avanti. Molte delle quali saranno poi concluse durante la nuova e prossima amministrazione. Ed è questo l’unico obiettivo del sindaco, dei firmatari del documento politico e di chi persegue la strada dell’efficienza e di un’unità fatta non sulla carta ma da chi ci crede veramente. Solo da chi ci crede veramente. Non a caso, tra i firmatari del documento ci sono consiglieri del Pd che hanno da sempre dichiarato di non essere interessati ad esprimere assessori, né chiederanno poltrone, come Nello Rossi. Ma catalizzeranno l’attenzione solo sulle regole, sui principi, sugli obiettivi e sulla volontà di rilanciare l’esecutivo di fronte ai problemi della città. Fuori, invece, ci sono coloro che non hanno firmato il documento perché vorrebbero davvero sfasciare tutto: vorrebbero l’azzeramento della giunta, del Cda del Cimitero, di tutti gli incarichi per procedere alla spartizione attraverso il “Manuale Cencelli”. Nessun tema, nessuna idea, nessun progetto per la città. Quindi, il tentativo di avvelenare i pozzi e far passare un’iniziativa politica positiva e di rilancio, guidata tra l’altro proprio dal primo cittadino, lascia il tempo che trova rispetto alla portata di un’azione legittimata anche dalla segreteria della sezione locale. Quindi, malafede o semplicemente acquisizioni di notizie distorte, non fa differenza. Saranno i fatti a caratterizzare l’enorme tenuta del documento politico firmato dai consiglieri del Pd.
In chiave futura, invece, la partita è aperta. Marco Del Prete è stato l’autore dell’avvio di un processo di ricambio della classe dirigente, quello che tutti chiamano “rinnovamento”. Il primo passo ha riguardato l’elezione di Andrea Saviano alla guida del Pd locale. Un giovane che si è fatto apprezzare in questi anni. Tutti commettono errori e li ha commessi pure Saviano, per carità, ma nel bilancio complessivo prevale la sua capacità di essere riuscito ad ammortizzare le critiche con maturità dimostrando grande equilibrio e ottime doti politiche, amministrative e organizzative. E sempre nel Pd, sul fronte del ricambio, emerge Nello Rossi, vicepresidente del del Partito democratico metropolitano e consigliere comunale a Frattamaggiore. Sono loro gli alfieri del rinnovamento e dovranno sul lungo periodo dimostrarsi all’altezza della sfida che li aspetta, restare uniti dritti verso l’obiettivo. Oppure lasciare spazio alla restaurazione restituendo fiato alla classe politica che ha governato gli ultimi trent’anni all’interno di un equilibrio, però, saltato e in condizioni nettamente diverse sotto tutti i punti di vista.
Del Prete si sta dimostrando una guida autorevole e molti gli chiedono anche di rinunciare alla candidatura alla Regione affinché possa portare a termine il mandato e restare da leader nel processo futuro. Le sue dimissioni tra circa otto mesi, se dovesse decidere di candidarsi alla Regione, destabilizzerebbero il quadro lasciando il Comune, il paese e la politica nel caos. E nessuno vuole questo. Ecco perché si chiede un sacrificio al sindaco in chiave personale restando, almeno in questi due anni, alla guida del Comune. Un sacrificio che nessuno dimenticherà in chiave futura a qualsiasi altra elezione.
Tutto è ancora da scrivere ma è necessario togliere la nebbia dai racconti affinché i cittadini riescano bene a comprendere i fatti e le dinamiche politiche che stanno alimentando la discussione in città.