“Abbiamo approvato in Giunta all’unanimità degli assessori un altro atto forte e concreto di recupero sociale di 13 beni (5 villette, tre capannoni, 4 appezzamenti di terreno e un piccolo manufatto ex autolavaggio) confiscati al clan Polverino per metterli a disposizione dell’Asl Napoli 2 Nord per realizzarvi una Casa di Comunità con i fondi del PNRR”: lo annuncia il sindaco di Quarto Antonio Sabino.
Il progetto è stato condiviso con il direttore generale dell’Asl Napoli 2 nord, Antonio d’Amore, e rappresenta un’idea innovativa e senza precedenti nell’intero Sud Italia.
La fascia tricolore aggiunge: “In sostanza nei 13 beni confiscati localizzeremo una Casa di Comunità che nel PNRR sono definite strutture sanitarie pubbliche, in grado di promuovere un intervento multidisciplinare e luogo privilegiato per interventi di carattere sociale e di integrazione socio-sanitaria. In queste strutture il medico di base e i pediatri di libera scelta lavoreranno insieme per la platea dei cittadini di Quarto, con la figura chiave e innovativa dell’infermiere di famiglia. Ci saranno 10-15 sale di consulenza ed esame, un punto prelievo, servizi diagnostici di base e l’interconnessione dei dati dove c’erano immobili in mano ai clan. E con grande soddisfazione evidenzio che questa Casa di Comunità è la seconda grande struttura sanitaria pubblica, dopo il nuovo Distretto in via di realizzazione, che questa Amministrazione in soli 3 anni ha ottenuto dopo decine di anni di vana attesa”.
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