Dario Vassallo, autore e filantropo, presidente della Fondazione “Angelo Vassallo Sindaco Pescatore”, annuncia con entusiasmo la sua ultima opera letteraria, “Maratea e La Foca Monaca” (Iod Edizioni): un’incantevole favola che fonde saggezza ancestrale e avventure senza tempo. Il libro, destinato sia ai giovani lettori che agli adulti, trasporta il pubblico in un viaggio mozzafiato attraverso il Regno del mare, tessendo una trama di amore, perdita e speranza.
Dopo l’esperienza di “Capaci: Rocco e il Regno dei Polpi”, Dario Vassallo torna a confrontarsi con un genere letterario ricco di risvolti metaforici, ovvero la fiaba, per ispirare alla salvaguardia degli oceani e del mare. Nel cuore della narrazione la figura cardine di Biagio, il vecchio pescatore di Maratea che, dopo tredici anni di autoesilio dalla costa, decide di intraprendere un viaggio epico insieme al nipote, che porta il suo stesso nome, per svelargli il suo segreto: ogni essere umano ha un’anima gemella in un ‘essere marino’. Questo itinerario fantastico e colorato negli abissi, intriso di magia e meraviglia, si rivela essere molto più di una semplice avventura marina: è un viatico alla scoperta dei legami profondi che uniscono l’uomo al mare, e di contro, l’intuizione esistenziale di come la rottura di questi legami possa portare al caos. Attraverso incontri con creature marine straordinarie e il ritorno alla sua anima gemella, il Principe delle Foche, Biagio trasmette al giovane nipote non solo la bellezza e la ricchezza del mondo sottomarino, ma anche l’importanza cruciale della conservazione e della protezione dell’equilibrio degli habitat naturali, determinanti per il mantenimento del ciclo di vita del Pianeta. Una “favola epica”: così la definisce Dario Vassallo. Un errare attraverso le meraviglie sommerse, tra stupore e cambi di scena, in cui ogni incontro diventa metafora di crescita personale, di emancipazione, di raggiungimento di autonomia e saggezza, ma anche monito ai giovani: guai a tradire il mare, fonte di vita, di stupore, di narrazioni, di popoli naviganti, di sostentamento e di economia. «Ho scritto questa favola come gesto d’amore nei confronti di Maratea, del suo mare e delle sue bellezze – afferma Dario Vassallo, lasciando trasparire l’ispirazione che ha guidato la scrittura – È uno dei pochi posti dove l’anima trova pace. Ho avuto la fortuna di viaggiare e conoscere tanti posti nel mondo, ma un luogo così l’ho trovato prima del 2010 solo in Tunisia. Maratea, però, è diversa, è di una bellezza infinita, dove l’animo si acquieta e la mente sogna. Forse è il posto dei sogni. E speriamo che anche la favola possa essere d’auspicio e contribuire alla candidatura di Maratea a Capitale della Cultura 2026. È una porta sul Mediterraneo che si apre verso l’interno della Basilicata, connettendosi con il resto del Paese e del mondo. Simbolo delle terre del Sud e del ruolo di crocevia culturale del Mezzogiorno nell’ambito del Mar Mediterraneo, sulle cui sponde è nato il pensiero filosofico ed oggi è drammaticamente attraversato da barconi da popoli migranti alla ricerca di speranza e futuro.
La Fondazione “Angelo Vassallo Sindaco Pescatore”, impegnata nella promozione della cultura e della conservazione ambientale, sostiene attivamente la candidatura di Maratea come Capitale della Cultura Italiana 2026». In occasione della presentazione ufficiale del libro, prevista per il 9 aprile 2024 presso la Camera dei Deputati, Dario Vassallo sarà accompagnato dal Vicepresidente della Camera dei Deputati Sergio Costa, già ministro dell’Ambiente. “Maratea e La Foca Monaca” non è solo un racconto avvincente, ma è soprattutto un appello appassionato affinché l’uomo e il mare possano coesistere in armonia, garantendo un futuro sostenibile per le generazioni a venire. È un invito a tornare all’armonia e alla libertà, ma soprattutto all’impegno di creare sulla terra un’area marina protetta, dove gli animali marini possono tornare a vivere liberamente e a crescere i loro figli insieme ai figli degli umani. Dove i fondali possano tornare liberi da reti, da plastiche. Dario Vassallo, con questa storia, racconta la ricchezza e la libertà che derivano dall’armonia tra l’uomo e il mare: di contro, il disastro prodotto dalla rottura di questo pacifico legame. E lo fa attraverso il passaggio di testimone da nonno a nipote, “perché – afferma Vassallo – solo tramandando l’importanza della natura, possiamo veramente proteggerla”.
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