“Divini Quartieri Spagnoli”: questo il titolo di una mostra curata da Iris Martín-Peralta in cui quattro fotografi e due scrittori spagnoli e italiani interpreteranno il Paradiso, il Purgatorio e l’Inferno Dantesco nella cornice di questo identitario quartiere del centro di Napoli. Il vernissage organizzato in occasione del 700° anniversario della morte di Dante Alighieri, dall’Ufficio Culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia e FOQUS – Fondazione Quartieri Spagnoli verrà inaugurato, questa sera i23 luglio alle ore 20 alla Galleria Portacarrese, un nuovo spazio all’interno di FOQUS. Il percorso espositivo parte dai potenti ritratti divini e umani di Piero Pompili, per poi proseguire con la “Nuda veritas” di Adriana Laespada. Il giornalista Daniel Verdú e il fotoreporter Paolo Manzo, tandem creativo collaudato nelle pagine del quotidiano spagnolo El País, ci immergono nella storia di un ragazzo del quartiere, Ugo Russo. Dai vicoli dei Quartieri, Marco Barsanti Rodríguez ci offre “La speranza dalle ombre” con la sua serie fotografica, e chiude il percorso il racconto “Bella di Giorno” di Andrea Di Bella.
“I Quartieri Spagnoli di Napoli sorgono intorno al XVI secolo al fine di accogliere le guarnigioni militari durante la dominazione spagnola della città, e sin da allora hanno vissuto radicati nella loro potente idiosincrasia. L’incrocio/dialogo artistico che propone la mostra, che si potrà visitare fino al 19 settembre 2021, ha come obiettivo stimolare una riflessione sui meccanismi identitari dei Quartieri, grazie a una struttura universale come la Divina Commedia”, così la curatrice Iris Martín-Peralta.
La mostra Divini Quartieri Spagnoli è organizzata e promossa nell’ambito della collaborazione tra l’Ambasciata di Spagna e FOQUS Fondazione Quartieri Spagnoli per l’accordo pluriennale sottoscritto nel 2019 con il quale la Spagna partecipa alla rigenerazione urbana, culturale e sociale di un quartiere italiano ad alta fragilità.
“I Quartieri Spagnoli di Napoli già nel nome delle origini dichiarano un’identità plurale, una parallela e intrecciata vicenda spagnola e partenopea. C’è profonda assonanza tra arte e rigenerazione urbana. L’arte può farci intuire attraverso l’opera la possibilità, la necessità, la direzione, la condizione del cambiamento. La fotografia, ancora di più, anche la mutevolezza e la stabilità provvisoria della realtà. La Fondazione FOQUS è nata per generare nuove prospettive in campo educativo, sociale, occupazionale, nuove prospettive da cui muovere per intraprendere processi di trasformazione”, ha osservato Rachele Furfaro, presidente di Foqus. “A tutti gli artisti e scrittori le mie più sentite congratulazioni, alla Fondazione FOQUS il nostro rinnovato ringraziamento e ai residenti di questo quartiere così storicamente legato alla Spagna, il mio invito permanente a continuare a condividere insieme momenti felici come questi che ci uniscono e ci ispirano, da spagnoli e napoletani. Questa volta nella luce e nell’ombra del divino Dante”, ha dichiarato Alfonso Dastis, Ambasciatore spagnolo in Italia.
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