The Spark Creative Hub ospita, martedì 21 giugno alle ore 18, la presentazione del romanzo “Fratelli di sangue” di Nando Vitali, ripubblicato da Readaction editrice Roma. Il romanzo sulle foibe con protagonista il Capitano Goretti, il quale si trova a contendere ai partigiani di Tito un ponte sul confine fra Trieste e la Jugoslavia durante la Seconda guerra mondiale, torna in libreria. Alla presentazione, insieme all’autore, interverranno: Titti Marrone, Davide D’Urso e Athos Zontini. “L’odore si era fatto più forte fino a quando i suoi occhi, d’improvviso raggianti, più reattivi avevano illuminato la moltitudine di carne e ossa che aveva otturato la foiba. Quasi la riempiva fino all’orlo, come succede allo scarico di un lavandino quando l’acqua non riesce a scendere, e bisogna succhiare con la ventosa per riportare a galla tutto lo schifo che aveva provocato l’intasamento”. Dalla quarta di copertina di Fratelli di sangue. “Fratelli di sangue fu pubblicato nel 2011 da Gaffi ed. con il titolo I morti non serbano rancore. Il tema è quello delle foibe. Un romanzo avventuroso che nasce da un breve racconto famigliare. Una metafora della Storia che continua a celare nelle fosse comuni gli orrori della guerra. Ripubblicarlo è gettare luce in fondo al pozzo e fare della memoria strumento di conoscenza. Etica dello sguardo per non dimenticare che il male è anche dentro di noi, nessuno se ne può dire al riparo. Ci sono lettere morte che vogliono essere lette”, ha dichiarato Nando Vitali. Il momento storico nel quale viviamo, caratterizzato dalla guerra che si combatte in Ucraina, impone una riflessione alla quale l’autore non si sottrae: “Le troppe guerre che funestano il mondo sono frutto di confini stabiliti con accordi, compromessi o violenza. L’uomo però necessita di una patria nella quale incarnarsi. Nel caso dell’Ucraina il diritto a difenderli questi confini è sacrosanto. Come contrattaccare, ma senza diventare a sua volta invasore. Educarsi alla pace vuol dire leggere Primo Levi, per esempio, guardare Chaplin “Il grande dittatore”, sperando che il male si muti in bene. L’epica con le guerre di oggi, dove prevale la tecnologia, non è più possibile. Omero è lontano, lontani sono gli eroi. Il vero gesto rivoluzionario è l’abbandono delle armi”, ha commentato Nando Vitali.
Sinossi
Protagonista del romanzo il Capitano Goretti, che si trova a contendere ai partigiani di Tito un ponte sul confine fra Trieste e la Jugoslavia durante la Seconda guerra mondiale. La sua storia è raccontata dal figlio nella Napoli del presente, al quale viene suggerita dalla voce del fantasma di sua sorella Marianeve, morta in quegli anni drammatici. Il Capitano sfuggirà rocambolescamente all’orrore delle foibe. Non così i suoi commilitoni. Un misterioso reduce, coinvolto nelle vicende del Capitano, racconterà al figlio la personale versione dei fatti, e la sua stessa vita sospesa fra il bene e il male. Un inquietante baule potrebbe rivelare delle sorprese sulla verità degli eventi. Scritto ispirandosi a vicende familiari, alle reticenze e al non detto, la storia è da leggere sul piano dell’avventura fantasiosa e della riflessione filosofica. Nando Vitali è scrittore, editor, docente di scrittura e lettura creativa. Ha collaborato con “Il Mattino” di Napoli e “Il Manifesto”. Attualmente collabora con il quotidiano “la Repubblica”. Conduce il laboratorio di scrittura creativa “L’isola delle voci”. Principali pubblicazioni: Chiodi storti. Da Ponticelli a Napoli Centrale (Compagnia dei Trovatori 2009 e nuova edizione Iod ed. 2020); I morti non serbano rancore. L’avventurosa storia del Capitano Goretti (Gaffi 2011 ed. Roma). Bosseide. La fascinazione del male (Gaffi 2015); Ferropoli (Castelvecchi 2017); Polvere per scarafaggi (ad Est dell’Equatore 2019). Ha fondato e dirige la rivista letteraria internazionale di narrativa e illustrazione “Achab”.
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