“Ho 14 anni e non sono una stronza”. E’ questo il titolo forte e provocatorio del romanzo di Jacopo Fo in uscita domani, 30 novembre, per la Marotta&Cafiero Editori. Un romanzo di formazione, ironico e spietato, sull’adolescenza, ribelle e sincera verso un mondo adulto preso a schiaffi da una quattordicenne e dalla sua comitiva. “Gli stronzi siete voi. Al massimo posso aver fatto un po’ di casino, ma non è colpa mia se il mondo è così. Quando sono nata era già una merda. E non credo proprio di aver peggiorato la situazione”. “Qui si racconta di com’è avere 14 anni, quando ti affacci alla vita e scopri che è un casino incomprensibile. Gli adulti sono incomprensibili, insensibili; e si sono completamente dimenticati di come erano a 14 anni”, dichiara Jacopo Fo. “Un libro scritto dalla parte delle ragazze e dei ragazzi. Perché non ho mai potuto dire alle mie figlie: ‘Io alla tua età non mi comportavo così male…’ perché io alla loro età ero giovane, brufoloso, gracile, spaventato e confuso – ricorda Fo -. Le ragazze mi schifavano e avevo la passione di mettermi nei guai; poi arrivava la polizia e mi portava via. E mio padre doveva venire a riprendermi in questura. Poi ho iniziato a scrivere”. “Un affresco potente che Jacopo Fo regala alla nostra casa editrice e alla Scugnizzeria – dichiara il direttore editoriale della Marotta&Cafiero, Rosario Esposito La Rossa – che ai giovani adolescenti ribelli e sfacciati è abituata e ne vede passare un bel po’ tutti i giorni”. “Jacopo Fo accende un riflettore importante su una fase della vita per molti versi incompresa, e le colpe non sono quasi mai dei ragazzi”, aggiunge. Il titolo fa parte della collana “Zanzare”, che raccoglie libri pungenti, libri d’inchiesta, scomodi e controcorrente. Il libro sarà presentato a Roma il 4 dicembre alle 16:30 presso la Sala Antares de La Nuvola nell’ambito di “Più Libri più liberi” , la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria in programma dal 4 all’ 8 dicembre. Con l’autore dialogherà lo stesso Rosario Esposito La Rossa, con le letture di Vincenzo Cassone, a moderare lo scugnizzo Luca Arenella.
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