Gianpaolo Imbriani racconta la storia di 2 fratelli che viaggiano per il mondo abbracciati e che hanno percorso fino ad oggi 599.115 km! Gianpaolo porta con sé la vita e la memoria di suo fratello Carmelo, calciatore professionista che ha giocato nel Napoli e nel Benevento, scomparso a soli 37 anni il 15 febbraio del 2013 a causa di un linfoma.
Un viaggio fatto di ricordi e di solidarietà, attraversando tanti paesi in vari continenti, per lanciare un messaggio di pace e di valori. Giampaolo è partito dal mondo del calcio per raccontare di tifoserie che, da nord a sud del Paese, si sono unite sotto un unico striscione: “Imbriani non mollare”, per un giocatore che non poteva vantare nessun trofeo ma che rappresenta oggi l’icona di un calcio pulito.
Migliaia i chilometri percorsi in autostop che gli hanno permesso di raccontare questa storia a chi offriva un passaggio e ospitalità: enotti passate in Couchsurfing dove Gianpaolo ha lasciato un adesivo sui frigoriferi nelle case ospitanti. Stop al contachilometri solo per il coronavirus dopo aver attraversato ben 116 Paesi del mondo.
Proprio durante il lockdown Imbriani ha iniziato a raccontare in un libro intitolato “La storia di una promessa” questo percorso così intenso e pieno di significato e del sogno di vedere realizzati cinque campi di calcio, uno per ogni continente, dedicati a Carmelo. Ad oggi Carmelo Imbriani può già vantare un campo a Benevento e un altro ad Itigi (in Tanzania – Africa). L’intento è procedere adesso per un campo da realizzare a Salta (in Sudamerica).
Nell’incontro alla fondazione Foqus (15 febbraio, anniversario della sua scomparsa) Gianpaolo Imbriani racconterà di questo viaggio straordinario attraverso le proiezioni di immaginiaccompagnate da un monologo per illustrare le iniziative nate fino ad oggi a nome di Carmelo in 11 anni.
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