Il nuovo sconvolgente libro di Pierangelo Maurizio torna a indagare su uno dei fatti storici più discussi. Grazie a due testimonianze eccezionali svela come si stesse preparando una seconda strage. L’attentato dei Gap a Roma e la rappresaglia nazista alle Fosse Ardeatine non si concludono il 23 e il 24 marzo ’44. Come un’onda d’urto i loro effetti si propagano nei mesi successivi: cambiano per sempre gli equilibri politici. Togliatti, il capo del Partito comunista appena rientrato da Mosca, diventa l’arbitro della politica italiana e l’ambasciatore di Stalin in Italia. Un report segreto conferma come l’obiettivo del Pci fosse la distruzione finale di Bandiera Rossa, l’organizzazione eretica che si professava antifascista quanto antistalinista e di cui si cancellerà ogni memoria. Documenti del tutto inediti provenienti da archivi stranieri gettano nuova luce anche su altre vicende di quella primavera di sangue: il sacrificio di Maurizio Giglio, l’uccisione del sottotenente Giorgio Barbarisi, il linciaggio di Donato Carretta. Chi ha dato veramente l’ordine di Via Rasella?
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