Metroart, al via restauro opere delle stazioni della Linea 1 a Napoli

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Entra nel vivo la seconda fase dei cantieri-scuola realizzati da ANM e Accademia di Belle Arti di Napoli nell’ambito della nuova Convenzione triennale per l’alta formazione, la salvaguardia, conservazione e valorizzazione del patrimonio di arte pubblica contemporanea della Linea 1 metropolitana del Comune di Napoli.
Cinque in totale le nuove opere sottoposte a intervento di restauro: “Napoli città madre” di Ugo Marano, “Senza titolo” di Enzo Cucchi, “Ritmo nello spazio” di Renato Barisani, “Senza titolo” di Mimmo Paladino e “Stagioni” di Lucio del Pezzo, collocate negli spazi esterni delle Stazioni Salvator Rosa e Materdei.
I restauri sono parte dell’articolato programma tecnico-scientifico sviluppato da ANM e dall’Accademia sotto l’egida del Comune di Napoli, un modello culturale di gestione che fa della cooperazione tra Istituzioni pubbliche, della conoscenza scientifica e della sinergia tra competenze specialistiche i suoi principali punti di forza per un’efficace opera di salvaguardia.
Tra le azioni messe in campo: ricerca storico-artistica, documentaria, scientifica su ogni singola opera, schedatura conoscitiva di tecniche e materiali costitutivi, interviste ai protagonisti della filiera del Contemporaneo (artisti, fondazioni, galleristi, artigiani, installatori etc.), campagne fotografiche dedicate, indagini diagnostiche, monitoraggio dello stato conservativo, progettazione e realizzazione degli interventi straordinari di restauro e di piani di manutenzione programmata
La prima fase del programma di salvaguardia si è intanto conclusa come da cronoprogramma il 24 Giugno con il completamento degli interventi di restauro sulle opere “Colonna persa” di Ettore Spalletti e “Splotch, Non geometric form #8” di Sol LeWitt, dotata anche di una nuova bacheca protettiva, ed ha visto in campo, con il coordinamento scientifico di Giovanna Cassese, il team multidisciplinare del Corso di Restauro Quinquennale abilitante alla professione di restauratore dei Beni Culturali composto da restauratori professionisti, esperti in diagnostica delle cause di degrado e fotografi, in stretta collaborazione con gli storici dell’arte esperti di gestione del patrimonio artistico e i tecnici delle opere civili ANM.
Anche i nuovi interventi sono caratterizzati dall’esperienza consolidata dei cantieri-scuola che vedono protagonisti gli studenti della Scuola di Restauro dell’Accademia, cantieri di conoscenza che coniugano la salvaguardia del patrimonio artistico contemporaneo e l’Alta Formazione nel campo del restauro. Il modello di cooperazione istituzionale che caratterizza l’intero progetto di salvaguardia della ricca raccolta di arte pubblica delle Stazioni dell’Arte della metropolitana di Napoli, patrimonio unico nel panorama internazionale, si arricchisce oggi dell’importante contributo dell’associazione Friends of Naples, impegnata nella promozione della conservazione dei beni artistici di Napoli che ha finanziato il restauro delle due opere a Materdei nell’ambito di un nuovo accordo di collaborazione triennale con Comune di Napoli e ANM.
Al contributo dei mecenati Gianfranco D’Amato e Alfonso Artiaco si deve invece la progettazione e realizzazione della nuova teca protettiva dell’opera “Splotch” di Sol LeWitt la cui innovativa funzionalità garantisce e facilita le attività periodiche di monitoraggio dello stato conservativo dell’opera e di manutenzione programmata da parte degli addetti ai lavori.
Proseguiamo nel percorso di tutela e valorizzazione delle Stazioni dell’Arte – ha detto Nicola Pascale, Amministratore Unico ANM – di cui oggi presentiamo i primi importanti risultati. L’esperienza di gestione del ricco e complesso patrimonio artistico diffuso lungo la rete metropolitana, unitamente al bagaglio di competenze condiviso con l’Accademia di Belle Arti e oggi anche grazie al contributo fattivo delle migliori energie della città, fortifica l’impegno costante dell’azienda al servizio della collettività”.
La Convenzione con ANM rappresenta una grande occasione per fare rete tra istituzioni pubbliche, evidenzia Giovanna Cassese, coordinatrice scientifica per l’Accademia. Contribuire fattivamente alla salvaguardia della più grande raccolta di opere di arte pubblica site specific contemporanea significa aprire veri e propri cantieri di conoscenza sulle problematiche di conservazione dell’arte contemporanea, formare restauratori abilitati e rafforzare la coscienza che questo è un patrimonio identitario unico materiale e immateriale di Napoli da tramandare alle nuove generazioni”.
Il Comune di Napoli – dichiarano il Vicesindaco Carmine Piscopo e l’Assessore al trasporto pubblico e alla mobilità Marco Gaudini – rilancia e rafforza l’azione di salvaguardia del ricco patrimonio di arte pubblica presente nelle nostre metropolitane dell’arte, insieme con ANM e Accademia di Belle Arti. Un esempio di collaborazione istituzionale virtuosa che mette al centro ricerca scientifica, alta formazione e tutela attiva delle opere. Con un elemento di novità rappresentato dalla partecipazione fattiva dell’Associazione Friends of Naples e di esponenti di primo piano nel campo della promozione dell’arte contemporanea come Alfonso Artiaco e Gianfranco D’Amato

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