Si intitola “NapoliCaruso” la mostra realizzata dalla Fondazione Bideri per
ricordare Enrico Caruso e il suo rapporto con le canzoni napoletane.
Allestita a Praiano, nella suggestiva cappella seicentesca dell’ex Congrega
del Rosario, l’esposizione sarà inaugurata sabato 9 ottobre alle 19.30 con un
concerto dedicato al repertorio partenopeo del grande tenore. Protagoniste Francesca Fariello e Filly Lupo, accompagnate dal pianista Pasquale
Cirillo di Napulitanata e dal chitarrista Ernesto Nobili. Condurrà l’evento
Ida Di Martino.
La mostra NapoliCaruso ripercorre la carriera di Enrico Caruso attraverso
l’esposizione di immagini, documenti inediti, 78 giri e materiali d’epoca
appartenenti alla Fondazione Bideri.
Rare fotografie di scena raccontano il suo debutto nel repertorio
operistico, con le applaudite esibizioni nei teatri campani e nel
Duomo di Maiori nel luglio 1894.
NapoliCaruso testimonia, poi, i trionfi internazionali e l’approdo a New York,
dove Caruso diventò la prima star dell’allora nascente industria
discografica.
La mostra dà spazio anche al Caruso abile caricaturista, come rivela
l’esposizione di un ritratto a matita di Enrico De Curtis datato maggio 1921.
Il percorso narrativo di NapoliCaruso ricorda, inoltre, l’amore di Caruso per
la sua terra e per la famiglia con una serie di scatti realizzati all’hotel
Vittoria di Sorrento insieme alla moglie Dorothy Benjamin e la figlia Gloria. Sono
immagini delle settimane precedenti la sua scomparsa, che fanno da triste
contraltare a quelle dei suoi funerali a piazza del Plebiscito.
NapoliCaruso, però, è soprattutto un viaggio nelle canzoni napoletane di
Caruso, i grandi classici e quelle da lui stesso composte.
In mostra i dischi della Victor Talking Machine, i versi autografi di
Manella Mia, firmati da Ferdinando Russo, e gli spartiti originali della
Fondazione Bideri, la passione per i grandi classici come O sole
mio e Core ‘ngrato, la predilizione per due canzoni ormai
dimenticate: Mamma mia che vò sapè?! e la struggente Pecchè?.
Il talento del Caruso compositore di canzoni napoletane viene alla luce,
invece, grazie a quattro elaborazioni del prof. Luigi Ottaiano del
Conservatorio ‘Nicola Sala’ di Benevento. I visitatori, infatti, potranno
scoprire ‘Canzona a dispietto’, finora sconosciuta ai più, nonché ‘Fenesta
abbandunata’ e ‘No! Nun di ca so stato i!’.
Infine, di ‘Tiempo antico’ viene proposta una versione davvero unica,
realizzata in occasione della mostra. La più famosa delle canzoni napoletane
composte da Caruso, infatti, può essere ascoltata via smartphone in un nuovo
arrangiamento che combina la sua voce originale e l’accompagnamento
strumentale degli allievi del Conservatorio di Benevento.
‘’NapoliCaruso ricorda un interprete straordinario, ma è soprattutto
uniniziativa pensata per restituire alla fruizione contemporanea una
memoria musicale finita nel dimenticatoio, ha dichiarato Ferdinando Bideri,
presidente della Fondazone Bideri’’.
NapoliCaruso è stata realizzata con il contributo della Regione Campania;
con il patrocinio del Comune di Praiano; con la collaborazione del
Conservatorio Statale di Musica Nicola Sala di Benevento; con il sostegno
della Gennarelli Bideri Editori e di radio Napoli.
La mostra è visitabile gratuitamente fino al 31 dicembre nel rispetto delle
normative vigenti per il contrasto dell’emergenza epidemiologica da
COVID-19.
L’accesso al concerto del 9 ottobre è gratuito fino ad esaurimento posti e
previa esibizione del Green pass.
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