Pasolini tra Dante e i Re Magi
Una festa dell’intelletto e del cuore per contemplare gli aspetti più lucidi e luminosi dell’opera di Pasolini, con proiezioni, parole e un aperitivo conclusivo di saluto: sul finire dell’anno dedicato alla memoria di Pasolini, ancora nell’eco delle celebrazioni dantesche e all’avvicinarsi del Natale, mercoledì 21 dicembre alle 17.30 nella calorosa cornice di Museum Café presso Largo Corpo di Napoli Museodivino organizza Pasolini tra Dante e i Re Magi. L’incontro, realizzato nell’ambito della rassegna “Centenari che si sfiorano” con il patrocinio e il sostegno di Regione Campania, si svolge all’insegna di due opere pasoliniane ispirate alla Divina Commedia e alla vita di Cristo: la Divina Mimesis e Il Vangelo secondo Matteo. Il primo è un romanzo mai concluso, frammentario, che accompagna nel suo crearsi e modificarsi tutta la vita di Pasolini, da quando era il giovane assistente alla regia di Fellini e leggeva avidamente il saggio Mimesis del critico letterario Auerbach, che ispirò la sua riflessione sul realismo, a quando il poeta consegnò all’editore questa “sua” Commedia poco prima della tragica morte. Parlare della Divina Mimesis di Pasolini equivale dunque ad attraversare la storia del Novecento in Italia, nella storia, nella politica e nell’arte, e nel loro intreccio inestricabile: nostro Virgilio in questo viaggio sarà Emanuela Patti, docente di letteratura e cultura italiana presso l’Università di Edimburgo con un intervento dal titolo Frammenti di un discorso infernale: La Divina Mimesis di Pasolini. A quest’opera fondante eppure non troppo conosciuta di Pasolini, Patti ha dedicato uno studio approfondito nel corso degli anni e un saggio, per ora solo disponibile in inglese, di cui potrà raccontare gli aspetti salienti ai curiosi e appassionati del grande artista friulano. Tra i frutti più straordinari della riflessione sul realismo di Pasolini, capace di incantare e scuotere ancor oggi le coscienze laiche e religiose, Il Vangelo secondo Matteo del 1964 sarà l’opera a cui si dedica la seconda parte dell’incontro, attraverso le parole di Arianna Pacilio che ci condurrà nel contesto cinematografico dell’epoca per toccare la portata rivoluzionaria di questa “buona novella” pasoliniana. “Siamo in periodo natalizio, d’altronde, – racconta la direttrice del Museodivino, dove sono conservate minuscole opere d’arte dedicate alla Natività e alla Divina Commedia – e siamo molto liete di salutare tutti gli appassionati d’arte e di cultura che vorranno seguire questo incontro proprio sulle note dolcissime che accompagnano il semplice presepe di Pier Paolo Pasolini”.
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