“Oltre 60 opere del museo (borbonico) di Capodimonte sono state trasferite nel museo (sabaudo) di Venaria. Tra esse quadri di Guido Reni, Francesco Solimena, El Greco, Caravaggio o Andy Warhol. Dopo essere state diversi mesi a Parigi, saranno in Piemonte fino a settembre. Qualche dubbio poteva essere legittimo già per il viaggio a Parigi, viaggio magari legittimato dalla risonanza internazionale e da una serie di eventi collaterali teatrali e musicali e magari anche dagli antichi rapporti tra le capitali europee più importanti tra Settecento e Ottocento. In questo caso i dubbi aumentano: quali vantaggi ha portato e può portare l’assenza a Napoli di quei capolavori tra le festività pasquali, l’alto numero di gite scolastiche e il turismo estivo? Quali opere altrettanto importanti potrebbero arrivare dalla reggia dei Savoia? Intanto l’attuale direttore di Capodimonte rischia di essere assente a lungo visto che si è candidato come sindaco di Firenze… In sintesi: qualcuno può veramente replicare a chi si sta indignando in queste ore o può capire perché i media nazionali (e locali!) restano in rigoroso silenzio?”. Lo scrive su Facebook Gennaro De Crescenzo, Presidente dell’associazione dei Neoborbonici.
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